Nel Bel Paese, perlomeno fino all’arrivo delle tecnologie digitali e del formato Blu-ray, che hanno finalmente consentito di preservarle in eterno a un livello qualitativo molto generoso, parecchi film hanno vissuto storie alquanto travagliate.
Il primo esempio che mi viene in mente è Aliens, il cui passaggio sui media moderni è stata un'autentica rovina. Chi si è occupato di (re)inserire le scene extra non si è preso nemmeno il disturbo di (ri)doppiarle nella nostra lingua (come, invece, era avvenuto con quelle del primo film), e ai posteri è stato consegnato un terribile Frankenstein incompleto.
“Vabbè”, dirai, “non c’erano i soldi, non si è riusciti a trovare i doppiatori originali. Erano rimasti senza benzina. Avevano una gomma a terra. La tintoria non gli aveva portato il tight. Era crollata la casa. C'era stato un terremoto. Una tremenda inondazione. Le cavallette…”. Ok, ci poteva stare.
Continua a leggere