Nota
Esiste una versione più recente di questa mappa, anche se non è più un (Product)RED.
Ovvero la Mappa della Terra di Mezzo in stile giapponese (o perlomeno con uno stile di colori ispirato al Sol Levante).
Continua a leggereEsiste una versione più recente di questa mappa, anche se non è più un (Product)RED.
Ovvero la Mappa della Terra di Mezzo in stile giapponese (o perlomeno con uno stile di colori ispirato al Sol Levante).
Continua a leggereChe poi non è nemmeno una mappa, ma andiamo con ordine.
Innanzitutto cerchiamo di chiarire bene cos'è. :)
Inizialmente sarebbe dovuta essere una mappa, nello specifico una versione più grande delle tre mappe in formato A2 che ho realizzato alcune settimane fa. L'intenzione era di crearne una gigantesca in formato A01Che è quattro volte le dimensioni di un A2 e otto volte quelle di un A4; in pratica l'equivalente di un tavolo da cucina., che includesse sia la nomenclatura classica (Alliata/Principe) che quella nuova (Fatica).
Continua a leggereQuesto articolo è un po' datato. Contiene informazioni interessanti sul come e perché ho deciso di realizzare le mappe, ma ti consiglio di leggere anche qui, per vedere le versioni più recenti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Mancava un'ultima mappa per completare il trittico della topografia della Terra di Mezzo, e dunque eccola qui. Anzi, siccome questa volta ho voluto fare lo sborone, ne sono arrivate addirittura tre in un colpo solo!
Ma andiamo con ordine; e con un dovuto, piccolo riassunto.
Quando nel lontano 1954 è stato pubblicato in Inghilterra il Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien ha voluto corredarlo di tre mappe, disegnate dal figlio Christopher, con l'intenzione di aiutare il lettore a orientarsi meglio all'interno delle vicende narrate.
Continua a leggereDa sempre mi piace ideare e costruire mathom.1Mathom è un termine hobbit che significa "oggetto che non ha una particolare utilità ma che non si vuole buttare via". :) Dalle mappe ai contratti, dai segnalibri ai veri e propri libri, dagli esperimenti col legno al completo (ri)montaggio di interi film.
Se ti piace quello che scrivo, o (se non ti piace ma) sei affascinato dalle mappe e dagli altri curiosi oggetti cartacei che realizzo, puoi sostenere questo piccolo blog con una piccola donazione, oppure acquistando qualcuno dei miei lavori. :)
Come avrai sicuramente letto sul blog, disegno mappe per divertimento. Non è per me un lavoro ma un semplice hobby. Quando mi è possibile condivido volentieri i miei scarabocchi perché so che, come me, ci sono tantissimi lettori non soddisfatti delle stampe incluse all'interno di alcuni libri. Sfortunatamente non tutto è legalmente vendibile. Questo perché i diritti commerciali di molte proprietà intellettuali, come quelle di Tolkien o Martin, sono protetti da agguerrite schiere di avvocati molto facili alle minacce e all'azione.
Poi capisco benissimo che certi limiti sono assurdi. Nessuno vuole istituire un mercato illegale di mappe o fare concorrenza alle grandi società editoriali. Tutti i disegni che ho realizzato li ho fatti principalmente per me stesso, per meglio seguire le vicende narrate nei libri e comprendere bene tutta la geografia di questi meravigliosi mondi. E so molto bene che, se qualcuno desidera uno dei miei lavori, è unicamente per stretto uso personale.
In ogni caso, se sei interessato a qualche lavoro in particolare, contattami comunque e vediamo se riusciamo a trovare una soluzione. :)
Quando è disponibile presso la tipografia, prediligo l'utilizzo di una Blueback da 120 grammi. Si tratta di una carta particolare, caratterizzata dal retro di colore azzurro.
Trovo che, rispetto alla carta normale, restituisca colori più brillanti. La differenza è più apprezzabile nelle stampe piene (per esempio la Watercolor, che è coloratissima); nelle stampe schematiche, come le cartine classiche dove la maggior parte della superficie è bianca, non cambia praticamente nulla. Se la Blueback non è disponibile, allora utilizzo la carta bianca, sempre da 120 grammi.
Nel caso avessi preferenze particolari sulla tipologia di carta, fammelo sapere.
Cerco di tenere i prezzi più bassi possibile ma, dal momento che non stampo mappe a livello industriale, non ho tutte quelle agevolazioni (e sconti) che si otterrebbero normalmente ordinando centinaia o migliaia di copie. C’è un omino nella tipografia che mi dedica il suo tempo: prende il singolo ordine, effettua la stampa e taglia la mappa in misura. Poi io mi devo recare a Roma (quasi 70 Km tra andata e ritorno) a prendere fisicamente la mappa e prepararla per la spedizione. Quindi ogni mio lavoro include tanto amore, tempo e buona volontà (prima, durante e dopo la realizzazione).
Non lo dico per spaventarti, ma solo per metterti al corrente della realtà produttiva artigianale.
In linea di massima sono disponibili tre dimensioni per le mappe:
Ci sono alcune eccezioni a questa regola: alcune mappe hanno misure particolari, per esempio quella di Christopher misura 60 x 60 centimetri. Altre mappe sono disponibili in misure personalizzabili, la Watercolor per esempio può raggiungere anche una grandezza di 133 x 100 centimetri.
Il prezzo può variare anche in base alla densità del colore: una mappa a colore pieno come la Watercolor la tipografia me la fa pagare un po' di più (30 euro) perché usa molto più inchiostro.
Naturalmente, più mappe (o altri lavori) acquisti, più ti posso venire incontro con qualche sconto cumulativo. :)
Per quanto riguarda le mappe medie e grandi utilizzo una spedizione, assicurata con corriere 24/48, all'interno di un robusto tubo di cartone che la protegge, e il costo è di 10 euro (tubo compreso). La spedizione di pacchi che non comprendono il tubo costa 7 euro (sempre corriere 24/48, sempre assicurati).
In alternativa, se abiti in provincia di Roma, puoi passare da me a prendere tutto senza alcun sovrapprezzo.
Come ultima possibilità, se hai un tuo corriere di fiducia, puoi organizzare tu stesso il ritiro, e in quel caso pagarmi soltanto il costo del tubo, che è di 3,5 euro (costano tantissimo questi maledetti!).
Questo è ciò che posso offrirti, sfortunatamente in Italia spedire oggetti costa molto più che in tutti gli altri paesi del mondo. :(
Per il pagamento accetto sia il bonifico bancario che PayPal (preferibilmente la formula “amici e familiari” così non si trattengono una percentuale e posso farti prezzi più bassi).
Quello dei due che ti è più comodo.
Nel caso in cui il corriere ti dovesse consegnare il pacco con qualche difetto (strappi, buchi, schiacciamenti o qualsiasi altro danno sospetto, anche lieve) è molto importante che lo accetti CON RISERVA. Devi espressamente comunicarlo al corriere prima di prenderlo in consegna e ti devi assicurare che l'abbia registrato correttamente sul sistema (nel caso dovesse fare storie, tira fuori il cellulare e registra un video inquadrando il pacco, il corriere e la tua richiesta di riserva).
Questo è l'unico modo per avvalersi della possibilità di ottenere qualsiasi rimborso per la spedizione stessa e per il contenuto del pacco. Purtroppo i corrieri cercano sempre di svicolare quando ci sono problemi con la consegna.
No.
Mi piacerebbe esserti di aiuto, ma da alcuni anni ho preso la decisione di non far circolare copie digitali dei miei lavori a causa di spiacevoli inconvenienti che si sono verificati nel tempo (ho trovato alcuni miei disegni in vendita su siti tipo Etsy ed Ebay). Mi sento pertanto più a mio agio nel vendere unicamente le versioni cartacee.
Comprendo che ci sono tantissime persone oneste al mondo, purtroppo non ho modo di conoscerle; per cui mi sono dato una regola generale da seguire, valida per tutti.
A seconda delle dimensioni dei fogli e della quantità di stampe posso cercare di venirti incontro con i costi.
Se hai bisogno di un consiglio, scambiare quattro chiacchiere, o se vuoi qualcosa di personalizzato puoi contattarmi a questo indirizzo email. Ci sono tante cose che posso realizzare, come per esempio copie delle sopraccoperte di libri non più in produzione, o mappe non soggette a licenza, o segnalibri, o qualsiasi altra cosa; non hai che da chiedere e una soluzione la troviamo di sicuro. :)
Il presente articolo si riferisce alla prima versione del Contratto da Scassinatore. In seguito ne ho realizzato uno più elaborato, ma come al solito sono troppo pigro per riscattare tutte le immagini. In ogni caso il concetto di fondo vale per entrambi.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Quando ho realizzato il Contratto da Scassinatore (per via di varie vicissitudini e inesperienza ci ho impiegato circa una settimana), ho giurato a me stesso che mai più mi sarei imbarcato nell'impresa di crearne un altro.
E infatti, siccome sono un uomo di parola, negli ultimi due giorni è proprio quello che ho fatto: sono stato contattato da un ragazzo, come me grande amante di Tolkien, a cui sarebbe piaciuto averne una copia (mi auguro lo utilizzerà in modo legale, e solo con Hobbit di comprovata moralità) e ne ho apprezzato l'entusiasmo. Che poi è la stessa passione che ha spinto me a intraprendere questo simpatico progetto.
Ho deciso così di tenere un piccolo diario di costruzione, per mostrare il lavoro che c'è dietro e fornire un aiuto visivo a chi volesse cimentarsi nella stessa impresa.
Continua a leggereEsiste una versione più recente di questa mappa, puoi trovarla qui, ma ho deciso di tenere anche l'articolo sulla vecchia, perché contiene informazioni più dettagliate su come è nato il progetto. È quindi consigliabile leggere prima il presente articolo e poi passare all'altro.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Quando stavo cominciando a pensare di aver terminato la riproduzione di tutte le mappe della Terra di Mezzo che mi interessavano, come un fulmine a ciel sereno ne è comparsa una dallo stile molto cartoonesco (o, oserei dire, hobbitesco), di cui non ero a conoscenza.
Si tratta di un disegno, a opera del bravissimo Francesco Bisaro, che appare solamente nella versione italiana DeLuxe del Signore degli Anelli, quella illustrata da Alan Lee, e al momento introvabile come il Gronchi rosa (infatti non ce l'ho ora sì):
A mia disposizione avevo soltanto questa foto a bassa risoluzione presa da un'asta Ebay (è così che l'ho scoperta) ma, grazie alla cortesia di alcuni amici del gruppo Collezionisti Tolkieniani Italiani di Facebook (in particolare Giovanna Licata e Matteo Callegari), sono riuscito a ottenere alcune foto più dettagliate; e da quelle ho cominciato il lavoro.
Continua a leggereQuesto articolo è superato perché c'è una mappa più recente, la trovi qui. Ho deciso di tenerlo perché contiene informazioni che ritengo ancora interessanti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Sono passati parecchi anni da quando ho letto il Silmarillion e, avendo recentemente acquistato una splendida versione rilegata con illustrazioni di Ted Nasmith, ho deciso che è giunta l'ora di un nuovo viaggio nelle prime due Ere di Arda.2A dire il vero i territori coperti dal libro sono più vasti ma, hey, un passo alla volta!
La mappa allegata al libro (anche quella della versione DeLuxe) l'ho sempre trovata molto povera: è piccola, monocromatica e piuttosto pasticciata, così ho deciso di rifarmela da solo, tenendo da una parte la versione inglese e dall'altra quella italiana (e il sempre immancabile Atlante della Terra di Mezzo per ulteriori aggiunte).
Continua a leggereI segnalibri del presente post sono un po' datati, ne ho creati di nuovi (e, a mio avviso, più belli) in questo articolo.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Non sono impazzito. Non comincerò a creare centrotavola, sottobicchieri, magliette o tazze con le mappe, ho solo fatto di necessità virtù: ho realizzato sei segnalibri. :)
È semplicemente accaduto che, in questo periodo di tensione generale e reclusione forzata ai domiciliari2A causa della diffusione del virus, lo specifico perché magari, fra tre anni, non ce ne ricorderemo più (speriamo!)., mi sono ritrovato a leggere ben sei libri contemporaneamente e sono rimasto a corto di cartoncini segnapagina.
Così, invece di utilizzare post-it, fogliacci, scatole della pizza o la coda del gatto, ho deciso di ridurre e modificare alcune delle mie mappe e stamparle su cartoncino ondulato, in modo che potessero rendersi utili in altri modi che non fossero il semplice orientarsi all'interno della Terra di Mezzo.
Continua a leggereQuesto articolo è superato perché esiste una versione più recente della mappa. Ho deciso di tenerlo perché contiene informazioni che ritengo comunque interessanti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Come ho avuto modo di spiegare nel precedente articolo, J.R.R. aveva previsto tre mappe per il suo Signore degli Anelli:
Gli editori italiani, tuttavia, hanno sempre preferito includere solo l'ultima, non so se per pigrizia (molti luoghi dovevano essere necessariamente tradotti) o per risparmiare qualche lira/euro/moneta nanica.
La mia nuova missione, quindi, ha vertuto (come suona male, sembro Fatica) sul farmi da solo tutto ciò che mancava, per cui eccomi qui a parlare della seconda mappa, ovvero il dettaglio delle regioni di Rohan, Gondor e Mordor, nelle quali avviene buona parte delle vicende narrate nella seconda parte del libro.
Continua a leggereQuesto articolo è superato perché ho realizzato una versione più recente della mappa. Ho deciso di tenerlo perché contiene informazioni che ritengo comunque interessanti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
J.R.R. ha scritto il Signore degli Anelli prevedendo l'inclusione di numerose mappe (cinque mi pare, almeno inizialmente), per consentire ai lettori di seguire agevolmente gli spostamenti dei numerosi personaggi.
Alla pubblicazione del libro, il 29 Luglio del 1954, queste si sono ridotte a tre, e hanno sempre fatto parte di tutte le edizioni inglesi e americane (e, probabilmente, anche in altre lingue):
Indovina un po' come è andata qui da noi? Esatto, ce ne siamo beccati soltanto una, l'ultima; bellissima e onnicomprensiva, però troppo poco dettagliata sulle corte distanze. E infatti, ogni volta che rileggo il SdA, mi perdo buona parte delle meraviglie della prima parte del viaggio.
Non più. Ho deciso che così non va bene; anche perché è vero che online le mappe mancanti si trovano facilmente, ma poi i nomi sono tutti differenti e si perde più tempo a capire cosa è cosa invece di partire zaino in spalla con Frodo (o sul dorso di un pony insieme a Bilbo).
Continua a leggereTre anni dopo aver scritto questo articolo, ho realizzato un Contratto(ne) ancora più bello. Ma qui ne spiego le origini e come sono arrivato a realizzarlo, per cui rimane comunque una lettura molto interessante.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Quando il signor Bilbo Baggins di casa Baggins viene assoldato dai Nani della Compagnia di Thorin Scudodiquercia per rientrare in possesso della Montagna Solitaria di Erebor, riceve un formale contratto da leggere, accettare e controfirmare.
Nel racconto letterario è una lettera molto più breve.
Nella realtà cinematografica di Peter Jackson il contratto si trasforma invece in un papiro gigantesco, scritto in legalese nanico. Pur essendo una (divertente) licenza poetica, l’ho trovata adeguata allo stile dei Nani, che sono scorbutici, pignoli e sempre molto attenti all'aspetto economico di ogni situazione.
Continua a leggereSottotitolo: Eccallà, doveva succedere…
Il 21 Settembre del 1937 usciva in Gran Bretagna la prima edizione dello Hobbit. Non era un'edizione brutta, sudicia e umida, piena di vermi e intrisa di muffa, e nemmeno un'edizione spoglia, arida e scarna, senza niente da leggere o da sfogliare: era un'edizione hobbit, vale a dire comoda.
Stampata con una tiratura di sole 1.500 copie presentava, stampata in quattro colori (a opera dello stesso Tolkien), una meravigliosa sopracoperta sulla quale, in modo estremamente schematico, era raffigurato l'intero viaggio della Compagnia di Thorin Scudodiquercia verso la Montagna Solitaria. A dirla tutta, nel disegno originario di Tolkien c’erano cinque colori — il drago Smaug e il sole avrebbero dovuto essere rossi — ma l'editore, George Allen & Unwin, ha ritenuto l'aggiunta di una quinta tonalità troppo dispendiosa.
Continua a leggereQuesta pagina ha lo scopo di raccogliere e (tentare di ordinare) tutti gli articoli su J.R.R. Tolkien che ho pubblicato nel corso degli anni.
Continua a leggereCon il permesso di Mian, ho fatto una piccola pazzia.1Non necessariamente in questo ordine… ;)
Il gioiellino nella foto ha quasi cinque decadi, ed è la prima edizione italiana dello Hobbit (Adelphi, Ottobre 1973). È un libro che amo più di (quasi) qualsiasi altra cosa al mondo.
Certo, mi sarebbe piaciuto (e mi piacerebbe tuttora) avere 16.000 euro a disposizione per poter entrare in possesso della prima edizione inglese, stampata in sole 1.500 copie; ma già così ho raggiunto il mio personalissimo Santo Graal, che inseguivo da fin troppo tempo. :)
L'occasione si è presentata sotto forma di un'asta su Ebay, in un periodo in cui sto cercando di vuotare il ripostiglio dalle centinaia di cianfrusaglie che si sono accumulate negli anni ma che, essendo ancora perfettamente operative, non ho mai avuto il cuore di gettare via.
Continua a leggereArticolo non vecchio, preistorico. È fermo al 2017 e non ho voglia di aggiornarlo.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Questo post è un pochino più al passo sugli ultimi anni…
Mi piace muovere il mouse, premere bottoni e far scivolare la punta del pennino sulla tavoletta grafica. :)
Questa è una selezione di alcuni lavori2Vabbè, non proprio lavori… Quelli non posso per ovvi motivi o semplicemente perché sono troppo noiosi. :) che ho svolto negli ultimi anni.
Continua a leggere"Ricapitolando"… libro… Afferrata la sottile ironia? ;P
Vabbè, veniamo al dunque. Come ho già affermato in questo articolo ho scritto un libro1Disponibile anche in versione brossurata e con copertina rigida (in realtà le edizioni fisiche non esistono più da un po’ di tempo)., una parodia del Signore degli Anelli.
Potrebbe esistere un racconto fantasy senza la relativa mappa?
Sì, però ho deciso di crearla lo stesso.
Mi rendo conto che alla mia età fare queste cose è un po' infantile, ma non ho mai detto di essere cresciuto. :)
Continua a leggereIn questi giorni ho preso il coraggio a due mani e ho finalmente cominciato a leggere Il Silmarillion di Tolkien, una sorta di opera omnia in cui sono narrati tutti gli eventi sociologici, storici e geografici dei suoi racconti, dalla creazione del mondo a… boh, non l'ho ancora finito, immagino fino alla fine. ;)
Ma non è del Silmarillion che volevo parlare. Come qualcuno già sa, il mio libro preferito in assoluto è Lo Hobbit. L'ho comprato per caso quasi 30 anni fa, su insistenza di un libraio che non smetterò mai di ringraziare. Cercavo un regalo per il compleanno di mio padre e sono tornato a casa con questo racconto. Poi ho letto per curiosità le prime dieci pagine e mi sono recato nuovamente in libreria a comprargli un altro libro. Questo me lo sono tenuto io!
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