L'Atlante degli Hobbit 2.0

Nota

Questo articolo è un aggiornamento della mia personale edizione dell'Atlante della Terra di Mezzo, realizzata nel 2023. Ti consiglio di leggere prima questo articolo, in modo da avere un'idea più precisa dei contenuti.

Un annetto fa ho portato a termine un progettino molto ambizioso. Volevo tradurre in italiano le tavole del magnifico Atlante della Terra di Mezzo di Karen Wynn Fonstad, perché nessun editore italiano (Rusconi e Bompiani) si è mai impegnato a realizzare una pubblicazione completa nella nostra bella lingua. È nato in questo modo l'Atlante degli Hobbit.

Apportava numerose migliorie al volume originale, ma presentava un piccolo difetto: l'ho realizzato alcuni mesi dopo la mia annuale rilettura dello Hobbit e del Signore degli Anelli. L'idea di fondo era avere un reading companion da affiancare ai due romanzi, che rappresentasse un comodo riferimento per quanto riguardava la geografia dei luoghi, lo svolgimento di eventi e battaglie e gli spostamenti dei diversi gruppi di protagonisti.

Quest'anno mi sono accorto che l'ordine dei capitoli non andava bene. Karen li aveva organizzati per importanza, quindi località come Lothlórien, Minas Tirith, Isengard e compagnia bella comparivano prima di altre secondarie, e questo mi obbligava a saltare in continuazione qui e là all'interno dell'Atlante.

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Aliens AMM 2.0

Introduzione

Quando un anno fa ho realizzato gli AMM di Alien e Aliens – scontro finale, ho dato tantissimo amore alla prima pellicola e soltanto una asettica stretta di mano alla seconda.

La verità è che nel primo caso si trattava di un taglia e incolla piuttosto elementare, mentre la Director's Cut del seguito, che è francamente l'edizione migliore, qui in Italia non ha mai avuto la localizzazione audio delle scene aggiuntive.

Già… Un film così iconico e celebrato, rilasciato nel corso dei decenni in innumerevoli trilogie, quadrilogie, edizioni speciali per super collezionisti, è da sempre incompleto (e sempre lo sarà). I 17 minuti di video extra non sono mai stati doppiati e noi italiani ce li dobbiamo sorbire con tristi (e piuttosto scadenti) sottotitoli forzati.

Nel precedente AMM mi sono limitato a ridoppiare tutto io, anche Sigourney Weaver e Newt (la bambina). La giustificazione che mi sono dato è che, per quanto ridicolo e terribile sia venuto, era comunque meglio dell'improvviso cambio di lingua (perché è francamente un lavoro fatto con l'accetta). Durante la mia visione annuale di questi capolavori mi sono detto che no, nemmeno così poteva andare.

Allora ho rifatto tutto da capo…

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G.L.d.M.

Ok, affrontiamo subito l'elefante nella stanza: G.L.d.M. significa Glande Liblo di Minchiate, ed è una raccolta di un sacco di cretinate che ho realizzato nell'arco di una ventina di anni.

Oh, ragazzi, mica posso sempre fare cose serie, no? Questo articolo, però, non si concentrerà sui contenuti (perché è pura idiozia e mi vergogno) ma sull'esperienza e il divertimento che ho sperimentato durante la realizzazione.

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…Continuavano a chiamarlo Trinità AMM

Nel Bel Paese, perlomeno fino all’arrivo delle tecnologie digitali e del formato Blu-ray, che hanno finalmente consentito di preservarle in eterno a un livello qualitativo molto generoso, parecchi film hanno vissuto storie alquanto travagliate.

Il primo esempio che mi viene in mente è Aliens, il cui passaggio sui media moderni è stata un'autentica rovina. Chi si è occupato di (re)inserire le scene extra non si è preso nemmeno il disturbo di (ri)doppiarle nella nostra lingua (come, invece, era avvenuto con quelle del primo film), e ai posteri è stato consegnato un terribile Frankenstein incompleto.

Vabbè”, dirai, “non c’erano i soldi, non si è riusciti a trovare i doppiatori originali. Erano rimasti senza benzina. Avevano una gomma a terra. La tintoria non gli aveva portato il tight. Era crollata la casa. C'era stato un terremoto. Una tremenda inondazione. Le cavallette…”. Ok, ci poteva stare.

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Episodio M

Oggi è il 4 Maggio, per gli americani May the Fourth, e quale occasione migliore per dare una seconda possibilità a una trilogia che molti giurano appartenga a Guerre Stellari; anche se, secondo me, no.

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Episodi I-II-III AMM

Ho rifatto A Modo Mio i tre film della trilogia prequel di Guerre Stellari. Erano decenni che volevo metterci mano, ma non ho mai trovato il tempo o la voglia; almeno fino a oggi.

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L'Atlante degli Hobbit

Aggiornamento!

C'è una nuova edizione di questo libro. Il presente articolo rimane comunque interessante da leggere (per primo), perché contiene interessanti informazioni su come e perché è stato realizzato. :)

Quando un paio di anni fa Bompiani ha pubblicato, dopo decenni di ingiustificabile ritardo, una nuova edizione dell'Atlante della Terra di Mezzo di Karen Wynn Fonstad, ho fatto i salti di gioia. Possedevo soltanto l'edizione inglese, e quella italiana degli anni '90 aveva già raggiunto prezzi a tre cifre sul mercato dell'usato; era pertanto al di fuori del mio concetto di "ragionevole".

La doccia fredda è stata scoprire che gli unici cambiamenti apportati riguardavano il passaggio della nomenclatura da quella classica Alliata/Principe alla nuova traduzione di Ottavio Fatica, e qualche altro piccolo dettaglio minore riguardante le informazioni geologiche.

Le mappe sono state (nuovamente) lasciate in inglese, con tutta la scomodità che ciò può comportare, specialmente se si prova a mantenere la corrispondenza con le complesse informazioni testuali che le accompagnano.

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Paradise AMM

Introduzione

Paradise è Laguna Blu con i cammelli. È anche, senza alcun dubbio, il miglior film sui cammelli mai realizzato fino a oggi; anche se molto probabilmente, nelle intenzioni dei produttori, avrebbe dovuto essere una pellicola romantica. E i cammelli non sono affatto romantici.

Vincent Canby – New York Times

Ok, ci sto prendendo gusto a editare video. È un po' come, quando compri uno smartphone e non ti piacciono i wallpaper forniti dal produttore; così corri subito cercarne di nuovi per personalizzare l'esperienza secondo i tuoi gusti personali.

Non è nemmeno detto sia necessario mettere mano soltanto ai filmoni. A volte un ottimo B-Movie d'annata può regalarti soddisfazioni più che appaganti.

Intendiamoci… Paradise del 1982 non verrà ricordato nell’Olimpo della cinematografia. È stato girato con l'obiettivo di cavalcare la spropositata onda di successo di Laguna Blu con Brooke Shields, nella quale due ragazzini si perdono in un piccolo paradiso terrestre e crescono scoprendo i piaceri della natura (in sostanza erano i teenage movie degli anni '80), e ne è uscita una storia un po' figlia del proprio tempo. Non bruttissima, ma tutt’altro che memorabile.

Tuttavia, come gran parte delle pellicole che ho conosciuto da bambino, ci sono affezionato. Amavo l'omonima canzone di Phoebe Cates, amavo Phoebe Cates1Nella misura in cui si può amare qualcuno a dieci anni o giù di lì. e amavo in maniera particolare le grazie di Phoebe Cates, sulle quali questo film non lesina affatto.

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Aliens AMM 0.99 (le comiche)

Articolo antiquato

Esiste una versione più recente di questo film, e il relativo articolo lo trovi qui. Ho deciso di non rimuovere questa pagina perché contiene maggiori dettagli sul perché sia nato il progetto. È quindi consigliabile leggere prima qui e poi passare all'altro.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Indice

Introduzione

Alien è un capolavoro immortale della storia cinema. Il suo seguito, a opera di James Cameron, gli rimane parecchi gradini sotto, ma è pur sempre un gran bel film che riguardo volentieri.2I tristi film successivi, invece, meritano soltanto l'oblìo; per cui non li nominerò nemmeno.

Anche in questo caso, dopo oltre 36 anni dal debutto ai botteghini, ci ritroviamo con due edizioni: quella teatrale, uscita nel 1986, e una Director's Cut del 1991 che aggiunge circa 17 minuti di scene inedite. Contrariamente a Ridley Scott, per Cameron è quest'ultima l'edizione definitiva del film, e io più o meno concordo con lui.

Quel più o meno mi ha spinto a editare anche questa pellicola A Modo Mio.

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Le cose mie

Gli anni che sto passando su questo blog (sono ormai più di venti!) si stanno rivelando molto prolifici. Ho realizzato tanti progetti, alcuni strampalati, alcuni più utili e concreti. Ma tutti mi hanno regalato soddisfazioni e divertimento.

Voglio dedicare loro un piccolo articoletto, che racchiuderà le tappe più rilevanti. Non includerò tutto, per esempio lascerò fuori tutte le mie modifiche ai set Lego1Per quelle basta selezionare il tag Lego., le svariate watchface che ho creato per il mio smartwatch2Se ti interessano, sono qui. o le opere minori, come il Contrattino da Scassinatore3Qui. e simili.

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Alien AMM

Introduzione al mondo di AMM

Alien è uno dei miei film preferiti e bla bla bla… ok, lo sappiamo, vai avanti. Bene, a oggi esistono sostanzialmente due edizioni di questo film: la Versione Teatrale, ovvero quella che è uscita al cinema nel 1979, e la Director's Cut del 2003.1Ci sono anche sotto-versioni minori, ma differiscono tra loro per dettagli infinitesimali, come qualche stella non presente in un'inquadratura dello spazio e inserita in seguito; rientrano comunque tutte nelle due varianti di cui sopra.

Ci sono un po' di differenze, che puoi trovare qui così non mi dilungo troppo. In linea di massima Ridley Scott si è sempre dichiarato soddisfatto della prima incarnazione di Alien, e così tutti noi; tuttavia, una ventina di anni fa, in concomitanza di una riedizione in cofanetto della saga, gli è stato chiesto di rielaborare la pellicola in modo da generare maggior interesse sulle vendite.

A suo dire non è mai stato contento del risultato, e in ogni intervista continua a ribadire che il vero Alien è il primo. Ma, se lo ha realizzato – penso io – è perché l'idea (o il compenso economico) tanto schifo non doveva fargli.2Va bene, lo dico subito, Ridley Scott è un vero talento della regia, ma a me sta un po' sulle palle: principalmente per come ha gestito la brutta vicenda riguardante Kevin Spacey (prima che venisse completamente scagionato), cacciandolo dal set del suo più recente film e rigirando con un altro attore tutte le scene che lo riguardavano, per timore di ricadute economiche. Film che poi è comunque finito nel dimenticatoio.

La stragrande maggioranza dei cultori di Alien ha bocciato la nuova riedizione, ritenendola inferiore all'originale, perché ha un ritmo più frenetico che lo avvicina alle atmosfere del seguito di James Cameron. Alcune sequenze sono state accorciate, alcune (malamente) tagliate e nuove, totalmente inedite, sono state introdotte. Il bello del primo erano proprio i tempi lunghi, che preannunciavano la tempesta in arrivo, ma anche il nuovo ha qualche freccia al proprio arco.

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Castelli, vulcani e mostri marini

Nel 1993, CDE (Club degli Editori, su licenza Rusconi) pubblicava in libreria uno splendido cofanetto contenente tre volumi dedicati a J.R.R. Tolkien: Racconti Perduti, Racconti Ritrovati e Racconti Incompiuti.

Nonostante i titoli siano molto simili tra loro, al punto da far pensare si riferiscano al medesimo argomento, la realtà è ben diversa. Il primo contiene approfondimenti e versioni alternative delle grandi opere del prolifico autore inglese, mentre i restanti sono la traduzione italiana dei primi due volumi dell'History of Middle-earth.

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La mappa dell'Astrolabio

Quando con l'aiuto di alcuni amici, e dopo sei mesi di duro lavoro, ho realizzato una copia fedele dello storico Astrolabio (la prima incarnazione italiana del Signore degli Anelli), il materiale che avevo a disposizione era di pessima qualità. Grazie agli immensi sforzi di un collezionista, che si è preso la briga di fotografare ogni singola pagina del libro, siamo riusciti a ricostruire e digitalizzare il testo originale.

Per quanto riguarda i disegni, ovvero la porta di Moria, la scritta dell'Anello, le rune di Gandalf e l'epitaffio sulla tomba di Balin, li ho recuperati da altri volumi di Tolkien, tanto sono identici. Le mappe, invece, le ho dovute ridisegnare, partendo da quelle originali e scrivendo io stesso i nomi italiani, perché la qualità delle foto era così bassa che non è stato possibile recuperare alcunché.

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Le mappe dello Hobbit

Doverosa premessa

Non ho (ri)disegnato queste mappe, sono 100% opera di Christopher Tolkien.

Ma andiamo con ordine…

A differenza della travagliata storia delle mappe del Signore degli Anelli (solo quest'anno Bompiani è riuscita a includerle tutte e tre nel suo nuovo volume unico, benché piuttosto bruttine), lo Hobbit le ha sempre avute tutte, già tradotte sin dalla prima edizione.

Siccome ne avevo bisogno per un progetto di cui vi parlerò tra circa un mesetto, perché per il momento è super top secret (ora posso svelarlo, è questo), e mi servivano originali, ho cominciato a scartabellare tutte le mie edizioni italiane per trovare quelle stampate meglio.

E, indovina un po'? Le migliori in assoluto sono quelle allegate alla prima edizione italiana pubblicata da Adelphi! Sì lo so, è ridicolo: dover prendere un libro di mezzo secolo fa perché Bompiani non si è mai sbattuta per inserire mappe qualitativamente decenti nelle proprie edizioni.

E non sto parlando di piccoli dettagli visibili solo con la lente…

Per capirci, quella sopra è la mappa dell'attuale edizione Deluxe Bompiani rilegata, la versione più lussuosa esistente, attualmente in vendita a ben 30 euro. Quella sotto è la prima edizione italiana del 1973.

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Lo Hobbit AMM 2.0

Sono quasi 20 anni che il Signore degli Anelli ha trovato un’adeguata e, soprattutto, completa trasposizione cinematografica1Tutti i precedenti tentativi avevano regalato al mondo soltanto opere parziali e incomplete. e, per quanto non particolarmente fedele al racconto scritto da Tolkien, è nell’insieme un piccolo capolavoro. Il mio personalissimo progetto di condensare i tre film in uno solo si è dunque protratto per la considerevole distanza temporale di quasi due decenni.

Mi rendevo perfettamente conto che avrebbe significato imbarcarmi in un’impresa titanica, perché non implicava solamente tagliare qualche dialogo o scena qui e là, ma era necessario spostare cronologicamente alcuni eventi e, soprattutto, modificare dialoghi e accadimenti per cercare per quanto possibile di tornare alla storia originale. Continuavo quindi a procrastinare, pur senza demordere.

L’occasione è arrivata con l’uscita di una nuova trilogia di pellicole dedicate allo Hobbit, il mio romanzo preferito. Qui Peter Jackson si è davvero sbizzarrito, stravolgendo tutto: storia, personaggi, eventi, motivazioni personali dei protagonisti e togliendo qualsivoglia elemento fiabesco.2Lo Hobbit ne ha in abbondanza.

Non potevo guardarlo in questa incarnazione, proprio non potevo.

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Il Signore degli Anelli AMM 1.1

Ce l'ho fatta, ci sono riuscito!

Come già era accaduto quasi un annetto fa con lo Hobbit, ho ri-editato i tre film del Signore degli Anelli di Peter Jackson creandone uno unico1Ben 170 ore di encoding h265, ovvero 7 giorni di ventola del Mac al 100%!, e rendendolo (il più possibile) coerente con la storia dell'opera magna di J.R.R. Tolkien.

Perché?

Per quanto acclamate quasi universalmente dal mondo intero, a me le opere cinematografiche di Peter Jackson dedicate alla Terra di Mezzo non hanno mai entusiasmato particolarmente (soprattutto lo Hobbit, che reputo una grande schifezza). Lui è un regista molto valido, con una visione di insieme pazzesca, capace di unire attori fisionomicamente azzeccatissimi a scenografie e costumi perfetti, effetti speciali più che adeguati e un'atmosfera eccezionale.

Ma ha sempre avuto anche questo bruttissimo vizio di cambiare le storie. Comprendo che parte della responsabilità è sicuramente imputabile alla casa di produzione, perché un film moderno deve sottostare a regole economiche ben precise e attrarre quanti più spettatori possibili. Quindi ci saranno forzatamente scene d'amore, personaggi buffi per divertire i bambini, azioni esageratamente drammatiche, antagonisti efferati e così via.

Però un conto è estremizzare una scena, un'altra riscriverla completamente. O cambiare i ruoli ai personaggi, o i personaggi stessi. E, in ogni caso, se il risultato è qualcosa di meno bello della situazione originale, allora proprio non capisco perché gettare alle ortiche tempo e risorse.

Ogni singola volta che Jackson si allontana dal libro lo fa in modo banale, prevedibile, inutile e noioso.

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