Articoli antiquati

Una delle più grandi problematiche di Internet, un luogo magico in cui trovare velocemente informazioni su qualsiasi argomento, sono proprio tutte le informazioni su qualsiasi argomento.

Mi spiego meglio…

Stai cercando quanto è alta Monica Bellucci (ti risparmio la fatica: un metro e settanta) e trovi subito la risposta, perché è univoca e non cambia nel tempo. Prova invece a cercare quali sono i documenti necessari per rinnovare il permesso di soggiorno di tua moglie (un esempio a caso, eh). Ti ritrovi con decine di risultati, uno in contrasto con l'altro e l'unica possibilità di ottenere informazioni corrette è telefonare all'ufficio immigrazione (ammesso e non concesso ti rispondano). Questo perché il Web è sì una fonte inesauribile di articoli su tutto, ma contiene articoli scritti quest'anno, l'anno scorso, dieci anni fa, venticinque anni fa. Le leggi cambiano, e così i requisiti per rinnovare i documenti, e ciò contribuisce a rendere la nostra ricerca del sapere frustrante e insoddisfacente.

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Paradise AMM

Introduzione

Paradise è Laguna Blu con i cammelli. È anche, senza alcun dubbio, il miglior film sui cammelli mai realizzato fino a oggi; anche se molto probabilmente, nelle intenzioni dei produttori, avrebbe dovuto essere una pellicola romantica. E i cammelli non sono affatto romantici.

Vincent Canby – New York Times

Ok, ci sto prendendo gusto a editare video. È un po' come, quando compri uno smartphone e non ti piacciono i wallpaper forniti dal produttore; così corri subito cercarne di nuovi per personalizzare l'esperienza secondo i tuoi gusti personali.

Non è nemmeno detto sia necessario mettere mano soltanto ai filmoni. A volte un ottimo B-Movie d'annata può regalarti soddisfazioni più che appaganti.

Intendiamoci… Paradise del 1982 non verrà ricordato nell’Olimpo della cinematografia. È stato girato con l'obiettivo di cavalcare la spropositata onda di successo di Laguna Blu con Brooke Shields, nella quale due ragazzini si perdono in un piccolo paradiso terrestre e crescono scoprendo i piaceri della natura (in sostanza erano i teenage movie degli anni '80), e ne è uscita una storia un po' figlia del proprio tempo. Non bruttissima, ma tutt’altro che memorabile.

Tuttavia, come gran parte delle pellicole che ho conosciuto da bambino, ci sono affezionato. Amavo l'omonima canzone di Phoebe Cates, amavo Phoebe Cates1Nella misura in cui si può amare qualcuno a dieci anni o giù di lì. e amavo in maniera particolare le grazie di Phoebe Cates, sulle quali questo film non lesina affatto.

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La tecnologia dei mediocri

U-UH! Un altro noioso articolo senza immagini!

Quando ero piccolo tutti dicevano che la tecnologia ci avrebbe migliorato la vita. E cavolo se era vero! La scienza medica progrediva col passo dei giganti, quella spaziale, dopo averci regalato la conquista della Luna, si apprestava a costruire piccole basi spaziali intorno alla Terra. Le automobili, complici nuove e benvenute normative per la salvaguardia dell’individuo, diventavano sempre più sicure.

Eravamo proiettati verso un futuro perfetto, quello in cui i Pronipoti dei cartoni animati di Hanna e Barbera si svegliavano al mattino già vestiti e pettinati da un efficientissimo robot.

Siamo andati avanti così, sull’onda dell’entusiasmo, fino a quando qualcosa si è inceppato. Non è molto chiaro il motivo per cui tutto è improvvisamente divenuto stagnante, fatto sta che i successivi decenni si sono trascinati pigramente e con pochissime scintille di innovazione.

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Aliens AMM 0.99 (le comiche)

Indice

Introduzione

Alien è un capolavoro immortale della storia cinema. Il suo seguito, a opera di James Cameron, gli rimane parecchi gradini sotto, ma è pur sempre un gran bel film che riguardo volentieri.1I tristi film successivi, invece, meritano soltanto l'oblìo; per cui non li nominerò nemmeno.

Anche in questo caso, dopo oltre 36 anni dal debutto ai botteghini, ci ritroviamo con due edizioni: quella teatrale, uscita nel 1986, e una Director's Cut del 1991 che aggiunge circa 17 minuti di scene inedite. Contrariamente a Ridley Scott, per Cameron è quest'ultima l'edizione definitiva del film, e io più o meno concordo con lui.

Quel più o meno mi ha spinto a editare anche questa pellicola A Modo Mio.

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Le cose mie

Gli anni che sto passando su questo blog (sono ormai più di venti!) si stanno rivelando molto prolifici. Ho realizzato tanti progetti, alcuni strampalati, alcuni più utili e concreti. Ma tutti mi hanno regalato soddisfazioni e divertimento.

Voglio dedicare loro un piccolo articoletto, che racchiuderà le tappe più rilevanti. Non includerò tutto, per esempio lascerò fuori tutte le mie modifiche ai set Lego1Per quelle basta selezionare il tag Lego., le svariate watchface che ho creato per il mio smartwatch2Se ti interessano, sono qui. o le opere minori, come il Contrattino da Scassinatore3Qui. e simili.

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Supereroi con seri problemi

Una delle idee più stupide e folli che mi frullavano per la testa da un annetto a questa parte riguarda un'improbabile antologia sui cartoni animati. Non quelli belli e famosi con cui siamo cresciuti e che amiamo come la nostra famiglia.

Gli altri.

No, nemmeno quelli brutti e sconosciuti, dei quali per ovvie ragioni non frega niente a nessuno. Intendo gli altri ancora, quelli che avrebbero potuto essere e non sono stati. E per fortuna, aggiungerei.

Questo libretto, perché si è capito che è un libretto ormai, vero? Dicevo, questo libretto raccoglie una trentina tra i supereroi più idioti e inutili che la mia mente abbia potuto concepire nelle ultime settimane.

Un fantasioso gioco del "e se…?".

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Alien AMM

Introduzione al mondo di AMM

Alien è uno dei miei film preferiti e bla bla bla… ok, lo sappiamo, vai avanti. Bene, a oggi esistono sostanzialmente due edizioni di questo film: la Versione Teatrale, ovvero quella che è uscita al cinema nel 1979, e la Director's Cut del 2003.1Ci sono anche sotto-versioni minori, ma differiscono tra loro per dettagli infinitesimali, come qualche stella non presente in un'inquadratura dello spazio e inserita in seguito; rientrano comunque tutte nelle due varianti di cui sopra.

Ci sono un po' di differenze, che puoi trovare qui così non mi dilungo troppo. In linea di massima Ridley Scott si è sempre dichiarato soddisfatto della prima incarnazione di Alien, e così tutti noi; tuttavia, una ventina di anni fa, in concomitanza di una riedizione in cofanetto della saga, gli è stato chiesto di rielaborare la pellicola in modo da generare maggior interesse sulle vendite.

A suo dire non è mai stato contento del risultato, e in ogni intervista continua a ribadire che il vero Alien è il primo. Ma, se lo ha realizzato – penso io – è perché l'idea (o il compenso economico) tanto schifo non doveva fargli.2Va bene, lo dico subito, Ridley Scott è un vero talento della regia, ma a me sta un po' sulle palle: principalmente per come ha gestito la brutta vicenda riguardante Kevin Spacey (prima che venisse completamente scagionato), cacciandolo dal set del suo più recente film e rigirando con un altro attore tutte le scene che lo riguardavano, per timore di ricadute economiche. Film che poi è comunque finito nel dimenticatoio.

La stragrande maggioranza dei cultori di Alien ha bocciato la nuova riedizione, ritenendola inferiore all'originale, perché ha un ritmo più frenetico che lo avvicina alle atmosfere del seguito di James Cameron. Alcune sequenze sono state accorciate, alcune (malamente) tagliate e nuove, totalmente inedite, sono state introdotte. Il bello del primo erano proprio i tempi lunghi, che preannunciavano la tempesta in arrivo, ma anche il nuovo ha qualche freccia al proprio arco.

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Oggi creiamo un font

Non mi è mai piaciuto realizzare font, perché è un processo lungo e noioso. Ma negli ultimi anni mi sono ritrovato a doverne creare un bel po' per necessità personali.

I primi sono stati quelli delle rune dei Nani 1Nello specifico si tratta di Futhorc, ovvero di un adattamento da parte di Tolkien, che all'epoca dello Hobbit non aveva ancora elaborato un linguaggio complesso, delle antiche rune anglosassoni. e della mappa di Thrór. Poi, un po' per scherzo, è arrivato il font della prima edizione italiana del Signore degli Anelli. In seguito ho realizzato le rune del Signore degli Anelli, che sono differenti da quelle nello Hobbit.2In questo caso si tratta di Angerthas, una forma di linguaggio completa realizzata da Tolkien per il suo romanzo più celebre. A seguire è arrivato quello del nuovo Contrattone. L'ultimo in ordine di apparizione mi è servito per la mia mappa più recente, quella di Christopher. Negli ultimi due casi, il progetto finale l'ho realizzato con calligrafia a mano, ma i font mi sono stati molto utili per esercitarmi.

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Le carte di Inscryption

Inscryption è un gioco che ho acquistato, giocato per un ragionevole numero di ore, e infine abbandonato quando ha tradito la mia fiducia. Ma dei contro ne parlo più dettagliatamente nella piccola recensione sulla pagina dei giochi.

Venendo invece ai pro, ha una direzione artistica meravigliosa. Lo stile grafico delle carte è la ragione che mi ha spinto a comprarlo e a godermelo per tutto il primo atto. Benché molto difficilmente lo riprenderò ancora in mano, i personaggi che lo popolano mi sono rimasti nel cuore, e oggi ho deciso di trasformarli in oggetti reali.

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La Supermappa di Christopher

Quando un paio di giorni fa ho terminato la versione italiana della cartina originale di Christopher Tolkien, inclusa nella prima edizione inglese del Signore degli Anelli, mi sono ritrovato con una mappa quadrata. Sì perché, a differenza delle cartografie pubblicate di recente, le prime incarnazioni cartacee occupavano lo spazio di un quadrato perfetto (in pratica si evitava di aggiungere un lato completamente vuoto, occupato dal mare, visto che non ce n'era bisogno).

Naturalmente questo non è un problema, le due misure che ho realizzato, 60×60 e 80×80 cm sono standard; si trovano facilmente cornici che le possano contenere. Ma io ho casa piena di quadri 80×60, per cui mi serviva un'idea illuminante per poterne estendere la superficie.

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