Han non spara per primo, Han spara e basta.

Greedo

Per quelli che, come me, sono nati negli anni '70, Star Wars (o, meglio, Guerre Stellari) rappresenta qualcosa al tempo stesso magico e straordinario.
Mai prima di allora si era visto un film di fantascienza così profondo, con tematiche che andavano oltre i semplici scontri tra astronavi; tanto da rappresentare, in modo molto simile al Signore degli Anelli, una metafora storica della società umana.
Naturalmente l'abbiamo capito molti anni dopo, all'epoca spade laser e droidi protocollari erano più che sufficienti a scatenare la nostra fantasia e farci innamorare incondizionatamente dello spazio.

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XXXIV, 139

Le stelle hanno sempre rappresentato per me qualcosa di magico. Fin da quando ero piccolo mi sono ritrovato spesso a naso in su, per quelle che credevo fossero ore a osservare l'incredibile spettacolo che la natura ogni notte ci regala.

Immobile, con le pupille dilatate all'infinito, univo i puntini e rimanevo a fissare le fantastiche figure che si formavano, fino a quando percepivo la sensazione di cominciare a comprendere la reale prospettiva delle cose, che inspiegabilmente si capovolgeva. Ero come sulla cima di una immensa montagna a guardare di sotto, un precipizio scintillante in cui da un momento all'altro sarei potuto precipitare, in una caduta senza fine. E sentivo che sarebbe davvero potuto accadere, perché di fronte a tale sconcertante maestosità tutta la teorica sicurezza degli insegnamenti sulla gravitazione universale si dissolveva.
Ero sull'orlo di uno strapiombo infinito, e sotto l'infinito.

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E chissenefrega?

In questi giorni si fa tanto parlare del SETI1SETI, acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence, è un programma dedicato alla ricerca della vita intelligente extraterrestre, abbastanza evoluta da poter inviare segnali radio nel cosmo., di possibile vita al di fuori del nostro pianeta, del paradosso di Fermi2"Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?", della teoria del Grande Filtro3In pratica ipotizza una serie di passi evolutivi, dalla nascita della vita alla capacità di inviare comunicazioni attraverso lo spazio; non è escluso ci siano altri esseri intelligenti, ma non è scontato che possano aver agevolmente raggiunto l'ultimo gradino. e del presidente dell'Uruguay che dà dei "figli di puttana" ai dirigenti FIFA.4Vabbè, questa l'ho messa solo perché mi farebbe ridere immaginare Napolitano in una situazione analoga. :)

Argomenti come la possibile esistenza di altri esseri viventi al di fuori della nostra giurisdizione sono sempre affascinanti, inesauribili spunti di discussione e fantascientifiche supposizioni, magari in quelle notti d'estate quando le stelle si stagliano splendenti sul nero infinito.

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