Mettendo ordine in soffitta è spuntato un vecchio diario. Non è mio… o, perlomeno, non ricordo di averlo scritto io, nonostante il nome non mi suoni affatto sconosciuto. Di una cosa sono certo però, sembrerebbe trattare di viaggi nel tempo.
Il cinema e la letteratura ci hanno abituati ad avventure straordinarie, tra le meraviglie del passato e le promettenti scoperte che il futuro riserverà all'umanità. Dopo averne sfogliato alcune pagine, mi sono tuttavia reso conto che questo sembrerebbe essere un resoconto (un punto per chi apprezza le allitterazioni) particolarmente sfigato: il protagonista si muove, sì, tra le pieghe del tempo, ma lo fa in modo del tutto involontario e incontrollato.
Possiamo dire che sia egli stesso una vittima del tempo.
Quando un anno fa ho realizzato gli AMM di Alien e Aliens – scontro finale, ho dato tantissimo amore alla prima pellicola e soltanto una asettica stretta di mano alla seconda.
La verità è che nel primo caso si trattava di un taglia e incolla piuttosto elementare, mentre la Director's Cut del seguito, che è francamente l'edizione migliore, qui in Italia non ha mai avuto la localizzazione audio delle scene aggiuntive.
Già… Un film così iconico e celebrato, rilasciato nel corso dei decenni in innumerevoli trilogie, quadrilogie, edizioni speciali per super collezionisti, è da sempre incompleto (e sempre lo sarà). I 17 minuti di video extra non sono mai stati doppiati e noi italiani ce li dobbiamo sorbire con tristi (e piuttosto scadenti) sottotitoli forzati.
Nel precedente AMM mi sono limitato a ridoppiare tutto io, anche Sigourney Weaver e Newt (la bambina). La giustificazione che mi sono dato è che, per quanto ridicolo e terribile sia venuto, era comunque meglio dell'improvviso cambio di lingua (perché è francamente un lavoro fatto con l'accetta). Durante la mia visione annuale di questi capolavori mi sono detto che no, nemmeno così poteva andare.
Questo nella foto è il leggendario Casio A700 del 1982, anche soprannominato "Willy il Coyote" perché all'epoca è stato l'orologio più sottile al mondo. È piuttosto celebre nell'ambiente del collezionismo perché indossato da Roger Moore (ex 007) il giorno in cui nella vita reale ha sventato una cruenta rapina all'aeroporto di Monaco, e l'orologio stesso ha deviato una pallottola destinata al proprietario. La cassa e il cinturino sono in argento sterling e il valore attuale si aggira intorno ai 6.000 euro. E io ne possiedo uno!
Tutte le copie della Cronologia sono state consegnate ai rispettivi nuovi proprietari.
Dall'ultimo grande foglio di stampa me ne sono avanzate n'è avanzata soltanto una. Se sei interessato, contattami.
Terminate queste non ne realizzerò mai più altre (perlomeno in questa forma), perché richiedono troppo tempo e troppo lavoro; e anche troppe monete d'oro per via della stampa multipla (leggi sotto).
Allora, il progetto è nato in questo modo: da svariato tempo valutavo l'idea di realizzare dei segnalibri con una piccola timeline degli eventi importanti accaduti nella Terra di Mezzo, durante il periodo in cui sono ambientati i due libri più celebri di Tolkien.
Solo… che cosa si può mettere in pochi centimetri di carta? Praticamente niente. Ho pertanto pensato a una striscia molto più lunga, magari piegata a fisarmonica, in cui far stare tutto.
Ho preso la cronologia della Terra di Mezzo che avevo realizzato con la Supermappa (e poi perfezionato nella Supermappa di Christopher), l'ho resa ancora più completa per includere curiosità del tipo in quale data Frodo e Sam entrano a Mordor? Oppure in quale giorno Bilbo trova l'Anello?
Non possiedo l'edizione fisica di Shadow of the Colossus per Playstation 4 perché ho acquistato l'edizione digitale. E possiedo l'edizione digitale perché i maledetti incapaci di Sony, pur avendo promesso che l'edizione speciale del gioco sarebbe arrivata in Italia, non hanno mai mantenuto la promessa; e la versione normale aveva una cover bruttissima.
Uno dei videogiochi a cui ho giocato di più in vita mia (forse addirittura più di Diablo 1) è Shadow of the Colossus, un titolo che, per quanti link possa provare inserire nell'articolo, non renderanno mai un'idea generale dell'esperienza emotiva che è in grado di regalare a pochi, fortunati giocatori.
Per cui non ci proverò. Se conosci SOTC sai cosa intendo, altrimenti guarda le immagini che seguiranno, magari ti faranno venire la voglia di provarlo.
Un giorno mi è venuta voglia di dedicargli una mappa. Per inciso, nel gioco ce n'è già una ma, per quanto artisticamente molto bella, è piuttosto confusionaria. Tra l'altro parte completamente coperta dalle nuvole (vedi sotto), per poi aprirsi piano piano, e aggiungere dettagli man mano che si progredisce nella storia.1Non fare caso alla qualità delle immagini, le ho trovate al volo su Internet e non avevo voglia di elaborarle. Ma rendono l'idea.
Ok, affrontiamo subito l'elefante nella stanza: G.L.d.M. significa Glande Liblo di Minchiate, ed è una raccolta di un sacco di cretinate che ho realizzato nell'arco di una ventina di anni.
Oh, ragazzi, mica posso sempre fare cose serie, no? Questo articolo, però, non si concentrerà sui contenuti (perché è pura idiozia e mi vergogno) ma sull'esperienza e il divertimento che ho sperimentato durante la realizzazione.
Nel Bel Paese, perlomeno fino all’arrivo delle tecnologie digitali e del formato Blu-ray, che hanno finalmente consentito di preservarle in eterno a un livello qualitativo molto generoso, parecchi film hanno vissuto storie alquanto travagliate.
Il primo esempio che mi viene in mente è Aliens, il cui passaggio sui media moderni è stata un'autentica rovina. Chi si è occupato di (re)inserire le scene extra non si è preso nemmeno il disturbo di (ri)doppiarle nella nostra lingua (come, invece, era avvenuto con quelle del primo film), e ai posteri è stato consegnato un terribile Frankenstein incompleto.
“Vabbè”, dirai, “non c’erano i soldi, non si è riusciti a trovare i doppiatori originali. Erano rimasti senza benzina. Avevano una gomma a terra. La tintoria non gli aveva portato il tight. Era crollata la casa. C'era stato un terremoto. Una tremenda inondazione. Le cavallette…”. Ok, ci poteva stare.
Quando J.R.R. Tolkien ha pubblicato per la prima volta Il Signore degli Anelli, lo ha corredato di tre splendide mappe disegnate dal figlio Christopher. La più famosa, quella che ritrae la Terra di Mezzo in tutto il suo splendore, è stata realizzata in fretta e furia (in circa 24 ore) a causa di ritardi e tempi di pubblicazione strettissimi.
Ovvero, come perdere due giorni per risparmiare 200 euro, e poi spendere comunque 200 euro per quieto vivere.
Benché in una realtà parallela io sia una persona ricchissima, talmente facoltosa che il mio maggiordomo è la seconda persona più ricca del mondo e il mio giardiniere la terza, mi è stato comunque fatto dono di una natura considerevolmente parsimoniosa. Ogni singolo giorno escogito nuovi sistemi per non bruciarmi il capitale e precipitare così al quarto o al quinto posto nella classifica; sarebbe disonorevole e indecoroso, soprattutto nei confronti dei miei pretenziosi dipendenti.
Lunedì mi arriva la notifica che entro due settimane l’hosting di lemonskin, ovvero tutto ciò che serve a tenere in piedi il sito qui presente, sarebbe giunto a fine mandato, e avrei dovuto rinnovarlo per non farlo sparire per sempre. Ogni volta è un circo a tre piste perché, quando ti abboni a un servizio di questo tipo (ma sfortunatamente vale anche in altri ambiti della vita), riesci sempre a strappare un prezzo molto conveniente. Quando si arriva alla scadenza, i prezzi raddoppiano. Così, puntualmente, sono solito preparare le valigie e cercare nuovi lidi.
Bevendo mezzo litro di birra corposa, per le successive due ore il tuo tasso alcolemico sarà due volte quello massimo consentito per legge.
Sardegna, 23 maggio 2024. Cioè il primo giorno di vacanza sull’isola dalle acque color smeraldo. L’occasione è l’annuale ritrovo dei fratelli del corso AUC; per la precisione il trentesimo anniversario da quella lontana, rovente estate del 1994.
Una cosa importante, insomma.
Così importante che, con il permesso – e in compagnia – di Mian, ho deciso di approfittarne e prolungare la permanenza in terra straniera, per visitarla più o meno tutta al termine della reunion.
Siamo a cena. Non è la cena ufficiale, non ancora. Quella ci sarebbe stata il giorno dopo e sarebbe stata devastante; questa era una prova tecnica di ingozzamento, in attesa che gli aerei paracadutassero in loco tutti i partecipanti.
Oggi è il 4 Maggio, per gli americani May the Fourth, e quale occasione migliore per dare una seconda possibilità a una trilogia che molti giurano appartenga a Guerre Stellari; anche se, secondo me, no.
Se segui questo mio blog da qualche tempo, sai che ho molto a cuore la questione Ucraina. Ogni volta che mi è possibile, secondo le mie possibilità, cerco di donare qualcosa per contribuire all'acquisto di medicinali, beni di prima necessità e materiali utili alla popolazione civile e all'esercito, per contrastare l'avanzata dei barbari.
Ho rifatto A Modo Mio i tre film della trilogia prequel di Guerre Stellari. Erano decenni che volevo metterci mano, ma non ho mai trovato il tempo o la voglia; almeno fino a oggi.
Per chi non la conoscesse, quella dei campi del Pelennor è stata la battaglia più sanguinosa e imponente del Signore degli Anelli, durante la quale tutte le forze congiunte di Sauron (Barad-dûr, Minas Morgul, Haradrim, Sudroni, Uomini malvagi di Rhûn e Khand) hanno assediato la città di Minas Tirith con l'intenzione di travolgere e sterminare i Popoli Liberi.1Una curiosità: si pronuncia Pelènnor e non Pèlennor.
Tomás Hijo è uno straordinario artista spagnolo, specializzato in linoleografie.2Ok, veloce chiarimento: la linoleografia (da non confondere con la litografia o la serigrafia… lo so, è un mondo difficile) è una tecnica di stampa su carta, cartone o stoffa mediante l'utilizzo di una matrice ricavata per incisione da una porzione di linoleum (in sostanza un pezzo di gomma rigida). Il nome deriva dal nome del supporto (linoleum) e dal greco "grapho" (scrivere). La matrice può essere utilizzata per stampare diverse copie del progetto, fino a che non si consuma. Ho scoperto per puro caso che qualche anno fa ha realizzato alcune opere dedicate al Signore degli Anelli. Purtroppo sul suo sito non sono più presenti perché la Tolkien Estate, ovvero l'organizzazione che detiene i diritti delle opere di J.R.R. gliele ha fatte rimuovere.3Ora, io capisco che in ballo c'è sempre il vil danaro ma, quando qualcosa è davvero bello, bisognerebbe permettere al mondo beneficiarne (magari facendo pagare una percentuale sui guadagni, invece di intimarne la distruzione). Ma io non conto niente, per cui mi limito a esprimere la mia insignificante opinione in merito.
Questo articolo è un po' colorito. Un po' tanto colorito. Diciamo che è un articolo arcobaleneggiante di colori, ma trovo sia il modo migliore per esprimere al meglio le emozioni del momento. In realtà, vista la paradossalità dell'intera vicenda, non sono più nemmeno incazzato; col passare delle ore è sopraggiunto una sorta di distaccamento emotivo, accompagnato da una svogliata delusione per un marchio che un tempo era tra i migliori al mondo. Vabbè, c'est la vie, come dicono i tedeschi…
La tocco piano così non ho bisogno di essere diplomatico. Nel corso della mia più che quarantennale carriera videoludica, tra i numerosi sistemi che ho posseduto, hanno ricoperto un ruolo di grande rilievo la Playstation 1, la Playstation 2, la Playstation 3 e la Playstation 4 (che conservo tutte da qualche parte in giro per casa).
Non ce ne saranno altre. La 5 non mi ha mai tentato, probabilmente per via della mancanza di titoli realmente interessanti per me. Meglio così.
Questa mattina mi sono svegliato con l'idea che i menu a tendina siano una reminiscenza degli anni '90. Non che siano veramente superati, hanno utilizzi moderni ancora piuttosto utili; ma ho aperto il blog e mi sono detto… "mah".
Questo è l'ordine di pubblicazione di tutti i volumi usciti finora:
Peter Pan
Il libro della Giungla
La Bella e la Bestia
La Sirenetta e altre fiabe
Il Giardino segreto
Alice nel paese delle Meraviglie
Pinocchio
Il Mago di Oz
Biancaneve e altre fiabe
2015
2016
2017
2018
2018
2019
2020
2021
2022
Letto
Letto
Letto
Letto
Minalima è lo studio grafico inglese che si è occupato dell’aspetto visivo di tutti gli oggetti magici presenti nei film di Harry Potter. Quindi loghi, mappe, etichette delle bottiglie di pozioni, libri magici, arazzi, quadri, poster animati e via dicendo.
Proprio da un’idea dei suoi fondatori, Miraphora Mina e Eduardo Lima, sono nati i meravigliosi libri interattivi sul maghetto più famoso del pianeta.
Col tempo la loro caratteristica arte, coloratissima e riconoscibilissima, ha abbracciato campi artistici più ampi e ha dato vita a interessanti progetti, tra cui i Minalima Classics. È curioso non averne mai parlato su questo sito, dal momento che adoro questi libri, ma adesso farò del mio meglio per rimediare alla mancanza.
Nel 2015 Minalima ha deciso di illustrare a modo suo (sarebbe a “modo loro”, ma facciamo finta che lo studio sia un’entità viva e senziente) le più celebri favole che hanno allietato l’infanzia di tutti i bambini del mondo. Sono stati scelti 12 racconti classici da pubblicare nel corso di altrettanti anni; quindi una pubblicazione ogni rivoluzione completa del nostro pianeta intorno al sole.
L'ultimo post che ho scritto sul variegato mondo di Zippo, ovvero l'acquisto dell'American Spirit, si chiudeva con una frase, nascosta a fine articolo, che appariva soltanto evidenziandola col mouse:
Si trattava chiaramente di una battuta (sincera!), e lo è stata fino a pochi giorni fa. Adesso potrei scrivere "sì, ma stavolta è davvero l'ultima", ma mi sono reso conto che non sono più in grado di promettere nulla, né di apparire credibile. Ne prendo pertanto realisticamente atto. :)