Un giorno, non molto tempo fa, andavo in bicicletta lungo l'ospedale Radcliffe, quando in me si è fatta una chiarezza improvvisa come a volte ci viene in sogno. Ricordo di aver detto a voce alta, con assoluta convinzione: "Ma certo! Ovviamente è così che le cose in realtà funzionano!"
Lettere 1914/1973 – J.R.R. Tolkien
Ma non riuscivo a ripetere un qualsiasi ragionamento che mi avesse portato a quella convinzione, sebbene la sensazione fosse la stessa che se mi avessero convinto con la ragione (anche se non ragionando). E da allora ho pensato che uno dei motivi per cui non si riesce a recuperare il ragionamento meraviglioso o il segreto quando ci si sveglia, è semplicemente perché non ce n'è stato uno; ma c'è stata (spesso, forse) una comprensione diretta della mente (ovvero della ragione), ma senza quella catena di ragionamenti che conosciamo nella nostra vita nel tempo seriale.
Ho trovato 2 articoli scritti da “J.R.R. Tolkien”:
Lettere 1914/1973 – J.R.R. Tolkien
Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien
Continuò a sorseggiare il suo tè, noncurante del ripetersi di colpi sempre più forti.
Ad un tratto la testa dello stregone fece capolino dalla finestra.
«Se non mi apri, Frodo, scaravento la porta attraverso tutta la caverna fino all’altro lato della collina», disse.
Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien