Un paio di giorni fa ho pubblicato un articolo intitolato “Tutti i miei libri”, e alcune ore più tardi l’ho tirato giù. Cos’è successo? È successo che curiosamente, proprio quel giorno, il sito di print-on-demand che utilizzo da sempre per stampare i miei volumi mi ha chiuso l’account.
Il motivo ufficiale non lo conosco, perché non rispondono più alle email, ma lo posso facilmente ipotizzare. Lavoro spesso con materiale “delicato” – e con “delicato” intendo Tolkien – per cui è molto probabile che sia incappato in qualche loro controllo a campione sui diritti d’autore.
Quando ho cominciato a usare il loro servizio, circa 8 anni fa, avevo un account che nel 2020 mi è stato improvvisamente disattivato, esattamente come questo. All’epoca mi avevano scritto, con tono parecchio incazzato (mi è quasi sembrata una cosa personale) che avevo violato i copyright del Signore degli Anelli (era il periodo in cui stavo facendo le prove di stampa per la copia dell’Astrolabio), e che qualsiasi rapporto con loro era da considerarsi immediatamente concluso, senza alcuna possibilità di replica.
Vabbè, mi sono detto, ormai il lavoro con gli Astrolabi è terminato e non ne ho più bisogno.
Negli anni successivi, tuttavia, ho ricominciato a lavorare su piccoli e grandi progetti aprendo un nuovo account e prestando molta più attenzione a ciò che pubblicavo.
Nell’ultimo periodo ho però rimesso mano all’Atlante degli Hobbit e, molto probabilmente, sono stato nuovamente pizzicato proprio su quello. La volta prima avevo provato a spiegare il discorso delle legittime (poche) copie a uso personale, del testo cambiato e dei relativi studi in merito all’autore inglese, e sull’importante dettaglio che ogni progetto fosse privato e mai pubblico; naturalmente non è servito a niente, e sono quindi certo che anche questa volta non farebbe alcuna differenza. Poi, sia chiaro, se hanno delle regole è giusto che le facciano rispettare.
Per cui amen, da questo momento nessuno dei miei libri potrà mai più essere ristampato (penso di avere ancora in tutto due o tre rimanenze extra, ma poca roba). D’altra parte non sono lavori che ho creato seguendo un modello di business ma per semplice piacere e necessità personale. Ogni tanto mi ha fatto piacere condividerne qualcuno (quelli che si potevano condividere) con gli amici o i lettori del blog; ma da oggi si chiude, e va bene così.
A meno di non aprire un terzo account, ma davvero non ne ho voglia (anche perché per loro fare un veloce controllo incrociato e scoprire le medesime pubblicazioni è un attimo). Un’alternativa sarebbe trovare un nuovo servizio online, ma significherebbe studiare da capo tutti i formati di pubblicazione, le procedure, effettuare copie di prova per valutare l’effettiva qualità dei materiali eccetera eccetera… e, in tutta sincerità, è davvero l’ultimo dei miei desideri in questo momento.
Avevo cominciato a lavorare su un grosso volume quadrato con sopra tutte le mappe che ho disegnato (con tanto di ingrandimenti dei particolari più interessanti), ma l’idea tornerà a essere una semplice idea; perlomeno per il tempo a venire… d’altra parte ci ho già tappezzato quasi tutte le pareti di casa con le cartine geografiche. :)
Ripubblicherò a breve l’articolo sui miei libri perché rappresentava un utile riassunto di tutte le opere cartacee che ho creato, ma dovrò prima rimuovere gli eventuali link allo store (visto che, naturalmente, hanno tutti smesso di funzionare).
Eh niente… la mia avventura editoriale, per quanto intensa ed eccitante, è durata… da Natale a Santo Stefano.
Oh, a proposito: auguri! :D
Qualcosa ce l'ho anche io, in caso :P
:D
Non demordere! Le tue sono opere, non pubblicazioni inutili alla Bompiani. Buon Natale Lock!
Buon Natale anche a te. :)