L'intelligenza artificiale non conquisterà il mondo

Sono passati quasi due mesi dal mio (definitivo?) addio a smart watches, fitness bands, diavolerie futuristiche da polso e devo ammettere che, molto sorprendentemente, non ne ho sentito affatto la mancanza. Certo, ancora oggi, al suono di qualche notifica sul cellulare, di tanto in tanto il polso si solleva automaticamente e mi ritrovo ad ammirare il mio piccolo Casio; che mi sorride mostrandomi la data e l'ora correnti. :)

Oggi ho fatto un ulteriore passo in avanti in direzione di una vita più libera dalle costrizioni tecnologiche, e ho abbandonato i social network. Beh, no… non tutti, perlomeno non in maniera assoluta (YouTube è ancora insostituibile).

Non sono mai stato un estremo frequentatore di chat e salottini virtuali, pur apprezzandone molto l'utilità, ma nella mia lunga carriera digitale ho interagito con alcune piccole pietre miliari dell'informatica: il primo è stato ICQ (recentemente venuto a mancare), l'ultimo facebook1L'iniziale minuscola è perché tutte le cose che mi stanno sul cazzo non meritano la maiuscola.. Ho avuto una discreta infatuazione per Twitter, durata alcuni anni, ma l'ho infine abbandonato perché è più una vetrina per postare i propri pensieri che un luogo dove discuterne.

Con alti e bassi era parecchio tempo che mi trovavo a mio agio con facebook. Nel frattempo è uscita tantissima roba nuova, da Instagram a TikTok, da Threads a Reddit, da Medium a Snapchat – e molti altri che nemmeno saprei nominare – e che non ho mai sentito la necessità di provare perché mi sono sempre apparsi ridondanti. Quando hai un unico luogo nel quale pubblicare immagini, link, opinioni, e condividere passioni comuni insieme ad altri sconosciuti che però la pensano come te, di cos'altro puoi avere bisogno?

Ho sempre un po' giocato al gatto e al topo con il social network più celebre dei nostri tempi. Per esempio quando ti iscrivi, *loro* vogliono tutte le tue principali informazioni personali, come nome, cognome, età, email, numero di telefono, luogo in cui vivi, istruzione, lavoro, hobby e altro. Non trattandosi di un sito istituzionale, e utilizzandolo prevalentemente per svago, non ho mai ritenuto necessario condividere tutto questo, e ho sempre creato account da cazzeggio, con nomi, avatar e dati di fantasia. Sia chiaro, la palla è loro e loro sono le regole; se non le accetto hanno tutto il diritto di buttarmi fuori a calci. L'hanno fatto parecchie volte infatti, ma sono sempre tornato alla carica con nuovi utenti. Una volta, alla richiesta di un documento che comprovasse l'esistenza di un vero Lock, ne ho realizzato uno con un editor grafico, e per un bel po' di anni ci hanno anche creduto.

In ogni caso mi ci sono sempre trovato abbastanza bene. L'ho visto nascere, evolversi e – purtroppo – recentemente anche involversi. Un tempo c'era la possibilità di pubblicare foto in alta qualità, senza che venissero compresse come un panno strizzato. Oppure si potevano creare sondaggi e anche, suona quasi come fantascienza adesso, parlare con un operatore umano in caso di problemi.

Oggi invece è un grosso elefante che sta collassando sotto il proprio peso. Una volta la bacheca mostrava unicamente i post degli amici e dei gruppi che ci interessavano; adesso è un fiorire di pubblicità e infinite pagine suggerite dall'algoritmo. Qualche volta vuoi rispondere a qualcuno e il post si apre in maniera strana, oppure la risposta non si trova, o la modalità di visualizzazione dei commenti è "più pertinente" e quello dell'amico è nascosto. Ogni tanto un post non è più disponibile o c'è un errore. Insomma… sta andando tutto un po' a puttane.

Fin qui ok, va bene… Viviamo in un'era in cui nessuno fa più le cose bene, non si effettuano più un beta testing del software e le applicazioni si stanno adattando alla mediocrità tipica della gente media; che infatti neppure si lamenta più. E tutto sommato mi sono adattato anch'io.

C'è stato però un ulteriore step da un paio d'anni a questa parte: l'introduzione dei controlli automatici. Vessati dalla politica americana sempre un po' bacchettona, che criticava giustamente le maglie larghe dei controlli sui post più estremi (violenza, sesso, discriminazione e così via), i vertici di facebook si sono fatti prendere un po' la mano e hanno introdotto filtri assoluti su post e commenti: se inserisci una parola vietata, il tuo contributo viene eliminato e ti prendi una nota sul diario (che può portare a una sospensione). Ho amici che sono stati temporaneamente bannati per aver citato battute dai film di Bud Spencer e Terenche Hill. Io stesso ho da mesi un warning per una Pozzettiana menzione:

A dirla tutta ho anche una segnalazione per fake news proprio per aver segnalato come fake news una foto alterata di una presunta linea ferroviaria scozzese.

Mi sta bene che un sommario controllo possa prendere fischi per fiaschi, può capitare. Il problema è che non puoi contattare qualcuno e spiegargli che il sistema non ha capito niente. C'è un generico "richiedi un controllo" che porterà inevitabilmente facebook a riconfermare la propria decisione.

Però, vabbè… Una volta che capisci come (non) ragiona l'algoritmo, puoi regolarti e cercare di fare attenzione a quello che scrivi. Solo che poi capitano anche cose come questa:

Ora… in che modo io possa aver cercato di ottenere "mi piace", follower o condivisioni, scrivendo una battuta su un pugile (in una pagina dedicata al pugilato, peraltro) mi sfugge completamente…

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, è stata l'impossibilità di condividere gli articoli che scrivo su questo blog. Il motivo ufficiale mi è del tutto ignoto, ma potrei ipotizzare che avendo pubblicato numerose volte lo stesso sito nel corso degli ultimi anni, a un certo punto la furbissima "AI" della piattaforma abbia potuto pensare che potesse trattarsi di spam. Ho inizialmente arginato l'inconveniente passando attraverso un link shortener (TinyURL, per capirci) in modo che non risultasse direttamente "lemonskin.net", e per alcuni mesi ha funzionato. Adesso non più.

Ora, al contrario della stragrande maggioranza dei frequentatori dei social, a me piace condividere considerazioni e riflessioni personali. E, quando penso che qualcosa possa essere in qualche modo stimolante o interessante, scrivo un post su questo sito. Potrei fare il copia e incolla del contenuto, e facebook sarebbe più che felice di aggiungerlo a tutto il testo che, da contratto, diventa di sua proprietà. Però a me sembra una cosa stupida.

Ecco. Quindi da oggi (in realtà già da alcuni giorni) ho deciso di farne a meno e vediamo come va. Magari, come nel caso dell'orologio, sarà una cosa indolore; magari no. Magari continuerò a usarlo per seguire gruppi di studio e pagine sportive, ma sicuramente non pubblicherò più nulla. Vedremo…

Ora, siccome non mi va di pubblicare un articolo nel quale piagnucolo perché facebook è cattivo, ho svolto un veloce esperimento con quella che al momento sembrerebbe essere l'AI più avanzata del web, ChatGPT. Le ho proposto alcune domande su questo, ma anche su argomenti più generici.

Possiamo stare tranquilli, per il momento nessuna AI è ancora in grado di conquistare il mondo. :)







2 pensieri su “L'intelligenza artificiale non conquisterà il mondo

  1. Uno dei post più belli…

    cmq anche a me FB crea problemi talvolta, ma in genere se dico che si sbaglia nel giro di qualche minuto mi riabilita sempre il post. Mentre l'ultima volta mi ha dato il tuo stesso errore e non ne ha voluto sapere.

    Ps. il dialogo con l'intelligenza artificiale è spettacolare, fa tanto hal9000…

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