Il pilota più talentuoso di sempre

Incoronare il miglior pilota della storia non è facile, perché il talento è spesso condizionato dalle prestazioni delle vetture assegnate dalla sorte e dalla capricciosa dea bendata delle corse.

Nel 1984, per promuovere l’inaugurazione della nuova pista del Nürburgring – modificata dopo il terribile incidente occorso a Lauda otto anni prima – venne organizzata la cosiddetta “Corsa dei Campioni”. Mercedes, sponsor della manifestazione, mise a disposizione venti vetture stradali modello 190e, opportunamente modificate per ragioni di sicurezza. Tutte e venti identiche.

Furono invitati nove campioni del mondo di Formula 1 (molti di più in realtà, ma qualcuno – come Fangio – non ha potuto accettare per ragioni anagrafiche, o di salute o a causa di altri impegni sportivi) e cinque promettenti vincitori di Gran Premi: Prost, Moss, Reutemann, De Angelis e Laffite; più altri sei piloti locali o suggeriti dai partecipanti, per arrivare al numero tondo di 20.

Al termine delle qualifiche Alain Prost si è piazzato in pole position, Reutemann al secondo posto. Lauda, costretto a saltare gran parte della sessione a causa di impegni televisivi, è partito dalla quattordicesima posizione. Al termine dei 20 minuti di gara ha concluso al secondo posto, dimostrando, a parità di motori, il suo straordinario talento su una pista che lo aveva segnato a vita.

Prost è giunto quindicesimo.

Ah, per la cronaca, la gara l’ha vinta un rookie (invitato su consiglio di Emerson Fittipaldi) arrivato proprio quell’anno in Formula 1, con all’attivo unicamente quattro gare (di cui soltanto due portate a termine, benché entrambe a punti).

Pare fosse brasiliano…

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