Mettendo ordine in soffitta è spuntato un vecchio diario. Non è mio… o, perlomeno, non ricordo di averlo scritto io, nonostante il nome non mi suoni affatto sconosciuto. Di una cosa sono certo però, sembrerebbe trattare di viaggi nel tempo.
Il cinema e la letteratura ci hanno abituati ad avventure straordinarie, tra le meraviglie del passato e le promettenti scoperte che il futuro riserverà all'umanità. Dopo averne sfogliato alcune pagine, mi sono tuttavia reso conto che questo sembrerebbe essere un resoconto (un punto per chi apprezza le allitterazioni) particolarmente sfigato: il protagonista si muove, sì, tra le pieghe del tempo, ma lo fa in modo del tutto involontario e incontrollato.
Possiamo dire che sia egli stesso una vittima del tempo.
Il diario si presenta come un quadernetto dei tempi della scuola. Ha la copertina e il retro tutti pasticciati con disegnetti cretini, prove di funzionamento di penne biro, esercizi di scrittura delle lettere dell'alfabeto e un piccolo – irriverente – scarabocchietto sul dorso. Il titolo, se così lo vogliamo chiamare, è anche lui vergato a mano, ma con una calligrafia apparentemente più matura.
Comincia tutto nel 1979, con le brevi (e alquanto sgrammaticate) cronache quotidiane di un bambino di circa sei anni alle prese con una sorella dispettosa e tutti i piccoli problemi che a quella età sembrano gigantesche montagne da scalare.
Ben presto, tuttavia, i contenuti cominciano a prendere una direzione inaspettata. Lo stile cambia, segno che il diario è stato ripreso in mano dopo alcuni anni, ma svariate parti di testo risultano sovrapposte, come se lo sconosciuto redattore fosse completamente impazzito. Forse non è così, ma si comincerà a capire qualcosa soltanto proseguendo.
In ogni caso anche questo incredibile pastrocchio di testo si riesce a decifrare con un po' di pazienza, seguendo i colori del testo. E si evince fin da subito che potrebbe essere accaduto qualcosa di particolarmente insolito.
Dopo qualche pagina di apparente confusione, l'intrepido protagonista di queste cronache riesce finalmente ad afferrare le redini della situazione – benché la cavalcata risulti ancora selvaggia e apparentemente indomabile – e comincia pian piano a riorganizzare i propri pensieri e a formulare qualche teoria.
Naturalmente non dobbiamo mai dimenticare che si tratta di un diario inizialmente utilizzato da un bambino, per cui ci sono qui e là piccoli e grandi ostacoli da superare, come adesivi posizionati a caso tra le pagine o qualche infelice disegno (politically incorrect) sui propri congiunti.
Ci sono tuttavia numerosi esperimenti (pseudo)scientifici. Ed effettivamente questo diario richiede particolare attenzione nella lettura; perché già la semplice disposizione degli elementi all'interno della pagina, o il fatto che uno di questi si trovi *sopra* o *sotto* un altro, è molto importante per comprendere l'ordine temporale degli eventi, non sempre evidente.
Poi, ogni tanto, capitano anche seccature del genere: una ricetta per la pizza cucinata nel forno, o altri misteriosi manoscritti, strappati via dalla pagina chissà quando o da chi (e anche malamente).
Cosa c'era scritto in quelle pagine mancanti? Qualcosa di troppo scioccante per poter essere rivelato? O semplici banalità che qualcuno ha ritenuto non fossero sufficientemente meritevoli di rimanere? Boh…
Ci sono però anche cose divertenti. Perlomeno divertenti dal punto di vista di un bambino, forse decisamente meno per qualcuno intrappolato tra le fibre del tempo.
Ci si imbatte di tanto in tanto in amati personaggi degli anni '80, per i quali i giovani della mia generazione si sciolgono ancora oggi come neve al sole. :)
Ma come ho scritto in precedenza, lo scopo del diario è documentare e cercare di dare una spiegazione a eventi straordinari, effettivamente difficili da spiegare.
La verità è che questo, più che un diario, è un viaggio. Non solo nel tempo ma nell'animo del protagonista. Si ritrova, spaesato, in una situazione che non ha voluto e dalla quale è impossibilitato ad uscire. Col tempo (è proprio il caso di dirlo) comincia non solo ad abituarsi a tutti i problemi che una tale condizione gli presenta, ma addirittura a sfruttarli a suo vantaggio (spesso e volentieri a discapito del prossimo). Questo lo porterà a crescere, a comprendere (forse) il vero scopo della vita; e, infine, a diventare un essere umano migliore.
Pur dovendosi destreggiare tra adesivi di vecchi fast food, pirati e figurine di Hulk Hogan.
Veniamo al lato tecnico
D'accordo, ho sostanzialmente scritto un nuovo "libro", se vogliamo definirlo così. Non lo è propriamente, perché contiene foto, disegni, l'esatta riproduzione delle righe dei quaderni dei tempi di scuola e una calligrafia manuale. In aggiunta alcune pagine appaiono volutamente strappate o tagliate, tutti elementi che lo rendono quasi un libro game.1Queste sono anche le ragioni per cui non mi sarà mai possibile realizzarne una versione ebook).
L'idea mi frullava nella testa da parecchi mesi e, benché questo viaggio nel tempo non sia spettacolare come quelli di autori molto più prolifici e capaci di me (anzi, il concetto di fondo è davvero molto semplice a pensarci bene), mi sono divertito più di quanto avrei creduto possibile nel vederlo trasformarsi in qualcosa di concreto.
Come sempre mi sono affidato al mio solito servizio di stampa online on demand. E, come sempre, ho realizzato una versione normale, ovvero con copertina morbida, e una deluxe con copertina rigida, perché mi piacciono i libri dall'aspetto elegante.2Per quanto possa definirsi "elegante" un cazzetto sul dorso, ma ci tengo a precisare che questo *non* è il mio diario! ;)
Però, se devo essere del tutto sincero, credo che l'edizione normale sia la più realistica: parliamo tutto sommato di un quadernetto, quindi ha più senso che la copertina sia morbida. Anzi, se avessi potuto (e non ho potuto perché oltre un certo spessore l'opzione non viene più resa disponibile), avrei scelto una rilegatura con i punti metallici, come nei quaderni di scuola.
Piccola noticina: Trattandosi di un'edizione più economica di quella a copertina rigida, è tecnicamente realizzata un più al risparmio. Ho notato per esempio che nella parte inferiore della pagina la stampa delle righe (e della carta ingiallita) non arriva fino in fondo, inconveniente che non si verifica in quella deluxe. Non che sia un problema insormontabile, e magari appare soltanto nella mia copia, però lo riporto per dovere di cronaca.
Se sei curioso di scoprire di più su questo diario e vuoi acquistarne una copia (che, lo ricordo, come tutti i miei lavori aiuterà questo sito web a rimanere esente da fastidiosi banner e popup pubblicitari, e soprattutto a sostenere alcolicamente le follie del sottoscritto), puoi trovarla a questi due link:
Prezzi, sconti e tempistiche
I prezzi sono al minimo sindacale. Ha influito molto il fatto che, esattamente come il mio altro libro sui Supereroi con seri problemi, è interamente stampato a colori su ogni singola pagina. E questo ha inciso particolarmente sul costo finale (circa il doppio). Ho considerato l'idea di crearne una versione super economica in bianco e nero, ma i colori del testo in questo libro hanno una certa importanza, e vedere adesivi monocromatici sarebbe veramente triste. L’auto produzione ha sempre costi spropositati rispetto alla grande editoria industriale. :\
Utilizzando il codice WELCOME15 (oppure WINPUB15 o SPOOKYSZN15, ogni tanto uno funziona e gli altri no3Altrimenti installa l'estensione Honey per il tuo browser, che ti trova automaticamente quelli validi.) al momento del checkout, dovresti riuscire a ottenere il 15% di sconto sul prezzo. :)
Dal momento dell'ordine, alla stampa e alla consegna a casa passano più o meno due o tre settimane. È normale, sono i tempi classici della stampa su ordinazione.
Per quanto riguarda il mio personale guadagno (una birra) non ci sono differenze tra le due versioni, il prezzo più alto della Deluxe è l’esatta maggiorazione dell’aggiungere una copertina rigida e una dimensione leggermente più grande.
Non appena riceverai il libro… pardon, il diario, dovrai (inspira profondamente… espira profondamente… tranquillo, non succede niente di brutto) seguire qualche piccola istruzione:
Strappare via alcune pagine (o pezzettini di pagina)… ma non temere: a lato, su sfondo rosso, ci sono chiare istruzioni a riguardo. Puoi anche guardare le foto in questo articolo per avere un riferimento visivo.
Dovrai anche (oh, è facoltativo… nessuno ti obbliga a farlo, e il libro "funziona" lo stesso) effettuare un paio di taglietti su due pagine, seguendo la linea. Questo serve per poter fare l'inutile giochetto delle combinazioni.
Non mi sono dilungato molto riguardo la parte più importante del mio lavoro, ovvero la storia. Ma, come spesso accade in questo genere di racconti, la scoperta è una parte essenziale dell'esperienza.
1.500 lire è il prezzo che il diario aveva nel 1979. Oggi costa un pochino di più. :)