La mappa di Shadow of the Colossus

Uno dei videogiochi a cui ho giocato di più in vita mia (forse addirittura più di Diablo 1) è Shadow of the Colossus, un titolo che, per quanti link possa provare inserire nell'articolo, non renderanno mai un'idea generale dell'esperienza emotiva che è in grado di regalare a pochi, fortunati giocatori.

Per cui non ci proverò. Se conosci SOTC sai cosa intendo, altrimenti guarda le immagini che seguiranno, magari ti faranno venire la voglia di provarlo.

Un giorno mi è venuta voglia di dedicargli una mappa. Per inciso, nel gioco ce n'è già una ma, per quanto artisticamente molto bella, è piuttosto confusionaria. Tra l'altro parte completamente coperta dalle nuvole (vedi sotto), per poi aprirsi piano piano, e aggiungere dettagli man mano che si progredisce nella storia.1Non fare caso alla qualità delle immagini, le ho trovate al volo su Internet e non avevo voglia di elaborarle. Ma rendono l'idea.

Pertanto non è molto utile per l'esplorazione, e in ogni caso è troppo piccola. Ho pensato così di realizzarne una A Modo Mio, utilizzando uno stile chiaro e schematico, come se fosse una mappa di Tolkien.2Benché in realtà abbia inserito elementi addizionali piuttosto differenti, come i biomi che vedremo più avanti.

Dopo una settimana di lavoro, intervallata da costanti verifiche all'interno del gioco – buttando giù qualche colosso qui e là perché è sempre bello (e brutto allo stesso tempo) – eccola qui:

Ah, le montagne! Credo sia in assoluto la mappa con più montagne che abbia mai disegnato. Solo quelle mi hanno portato via quattro giorni di lavoro ininterrotto!

A un certo punto, dopo mezza giornata di immani fatiche, ho anche deciso di ricominciare da capo, perché la dimensione che avevo scelto era troppo piccola e non si integrava bene con lo stile e il contrasto della mappa (qui i colori erano ancora temporanei). Insomma… È circa una settimana che sogno unicamente montagne, in tutta sincerità meriterei di ricevere un invito ad honorem nell'esclusivo club 8000!! ;P

Ma passiamo alle caratteristiche interessanti. Per cominciare ho voluto inserire tutti i sedici colossi nei rispettivi luoghi di appartenenza. Non volevo però limitarmi ai semplici nomi o a una rappresentazione schematica della sola testa, come avviene nella mappa del gioco. Siccome sono meravigliosi da ammirare, ho optato per l'intera silhouette. Qualcuna si trova online (ma l'ho comunque ridisegnata a mano perché non mi piacciono i copia e incolla), qualcuna non c'era e l'ho creata da zero.

Ho aggiunto anche, con un numero romano, l'ordine di incontro (Gaius è il terzo) e la dimensione; perché alcuni sono immensi – arriviamo anche a mostri di 150 metri – e altri piccolissimi (meno di 6 metri, ma comunque cattivissimi). Fondamentale è il percorso per raggiungerli, perché parecchi di loro si trovano in posizioni veramente ostiche.

Nel riquadro in alto a destra si possono vedere alcuni dei biomi che caratterizzano le Terre Proibite. A partire da sinistra abbiamo l'erba rigogliosa, poi le sterpaglie che spesso si frappongono tra l'erba e il deserto, e infine le zone aride, rappresentate con dei puntini. Per quanto riguarda l'acqua ho sperimentato varie soluzioni, ma le linee concentriche rimangono a mio avviso le migliori. I colossi non sono rappresentati in scala, altrimenti ci sarebbe stata una discrepanza… colossale (Phalanx sarebbe risultato sette volte più grande di Barba, mentre Cenobia, il leone nell'immagine a inizio articolo, trenta volte più piccolo del drago volante), ma tutti meritavano una rappresentazione che rendesse giustizia alla loro peculiare bellezza.

Ho inserito la posizione di tutti i 24 sacrari in cui è possibile salvare il gioco (sono in realtà 25, ma uno si trova nel tempio principale, che è poi il luogo di partenza e si trova al centro della mappa).3In prossimità dei sacrari si trovano anche le lucertole con la coda bianca, utilissime per incrementare la resistenza fisica di Wander. In alcuni casi mi sono visto costretto ad adottare visualizzazioni fantasiose per ragioni di spazio, come nel caso di Pelagia. Ma ho fatto in modo che fossero sempre perfettamente visibili.

Avrei voluto aggiungere anche le posizioni delle 79 monete che, nel meraviglioso remake per Playstation 4, consentono di ottenere la potentissima spada del Dormin.4L'entità misteriosa che ci guida nella nostra avventura. Ma, siccome gli sviluppatori le hanno infognate in posizioni quasi impossibili, è molto più semplice cercare un filmato esplicativo su Youtube.

Tutto intorno alla mappa, come una sorta di decorazione, ci sono le descrizioni con cui il Dormin introduce i vari colossi.

Frasi molto evocative, che spesso nascondono suggerimenti su come affrontarli.

In tutta sincerità Valus, il primo gigante che ci troveremo davanti, non ha alcuna introduzione; questa è un'ingiustizia alla quale mi sono permesso di porre rimedio inventandone una io:

Orme giganti scuotono la terra,
una montagna domina la valle…

Bella? Brutta? Vabbè, ormai l'ho messa. :)

Per il resto è una delle mie classiche mappe. Ho scelto di farla monocromatica perché crea il giusto contrasto tra l'aspetto artistico e le informazioni utili.

Contrariamente alle opere di Tolkien e Martin non penso che Sony si sia mai accanita sulla fan art per cui, se ne desideri una copia, puoi tranquillamente contattarmi qui. :)

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