G.L.d.M.

Ok, affrontiamo subito l'elefante nella stanza: G.L.d.M. significa Glande Liblo di Minchiate, ed è una raccolta di un sacco di cretinate che ho realizzato nell'arco di una ventina di anni.

Oh, ragazzi, mica posso sempre fare cose serie, no? Questo articolo, però, non si concentrerà sui contenuti (perché è pura idiozia e mi vergogno) ma sull'esperienza e il divertimento che ho sperimentato durante la realizzazione.

In questo articolo avevo descritto in maniera più approfondita la natura di queste cretinate ma, in buona sostanza, si trattava per lo più di finti libri (spesso costituiti da un cartoncino piegato in due, in rari casi con più pagine) in cui apparivano uno o più racconti scritti a briglia sciolta; il più delle volte prendendo spunto da eventi divertenti accaduti all'interno della cerchia di amici e tutti rigorosamente politically incorrect (ed è questa la ragione per cui non me la sento di condividerli).1Ma, davvero, non ti perdi niente. :)

Nel corso del tempo (anche se a dirla tutta era parecchio che non realizzavo più nulla) gli opuscoli si sono accumulati alla rinfusa dentro un cassetto, per cui ho infine preso la decisione di rilegarli tutti in un unico volume per fare un po' di ordine.

Partiamo dalla copertina, perché si è rivelata la parte più divertente dell'intero processo. Ciò che vedi a inizio articolo è un imbroglio. La vera copertina è questa:

La scritta giapponese significa proprio Glande Liblo di Minchiate e, come se non bastasse, il titolo è corredato dalla traduzione italiana, sebbene leggermente celata da un font pseudo-nipponico. L'effetto voluto è che, a causa di un non ben specificato incidente, la copertina in pelle pregiata e decorata con arabeschi dorati si sia bruciata e da sotto sia apparsa la vera natura del volume. Ma sull'altro lato c'è davvero il titolo relativo all'Invincibile Esercito: si tratta di un libro double face, e vedremo questa caratteristica più avanti. La principale ragione che mi ha spinto ad adottare questo look è perché, una volta inserito nella libreria, sembrerà un normalissimo e noioso libro antico che nessuno vorrà sfogliare. O, almeno, me lo auguro. :)

Ogni "libretto" viene preceduto da una breve introduzione storica, in cui spiego le circostanze che hanno portato alla sua realizzazione. Quando non c'è molto da dire, come nel caso qui sopra, inserisco riempitivi stupidi come ricette o immagini completamente senza senso:

Bene, direi che a questo punto il concetto di minchiata è piuttosto chiaro, e non c’è la necessità di postare ulteriori esempi. :)

Come dicevo questo è un doppio volume: da un lato ci sono le minchiate varie, dall'altro una "rimasterizzazione" del mio libricino sull'Invicibile Esercito. A un certo punto vedrai la scritta "Ruota questo libro sull'altro lato…" ed entrerai in una nuova dimensione.

Improvvisamente le pagine risulteranno terribilmente invecchiate e potrai leggere l'intera storia dell'Invincibile Esercito. Era un lavoro troppo complesso per infilarlo tra gli altri libretti, così gli ho concesso uno spazio tutto suo.

Devo dire che in dieci anni (anche grazie ai servizi di pubblicazione online) le mie capacità grafiche sono notevolmente migliorate.

Veniamo adesso alla copertina perché, quando realizzo un nuovo libro stampato, è la parte in cui riverso gran parte della creatività. Ho deciso fin da subito di dare al volume l'aspetto di un vecchio libro polveroso e centenario. Ho quindi cercato online un'immagine adatta e ho trovato questa:

Perfetta! Dovevo soltanto adattarla al formato del mio libro, raddrizzando i lati distorti dallo scansionamento e modificandone le proporzioni.

Come puoi vedere2Questo è il template che il sito di stampa mi manda una volta che ho formattato il libro, con le misure per creare la copertina. il mio dorso, indicato in viola, era molto più sottile. Ho quindi lavorato un po' per restringerlo, cancellando le decorazioni (ma ricreandole sopra e sotto, compresi i dossetti della rilegatura).

A questo punto ho creato le scritte "incavate", cercando di replicare lo stesso stile dei ghirigori dorati (e consumando le lettere in corrispondenza dei dossetti, come avviene nella realtà maneggiando molto i libri):

Ok, le vedi al contrario perché in realtà quello è il retro del libro (e, a ben guardare, poiché l'illuminazione è sottosopra, le lettere sembrano venire in fuori, anziché essere incavate, ma quando si ruota il volume tutto va a posto). Adesso mi serviva un'altra idea cretina per il lato frontale. Già avevo deciso di usare un titolo stupido (e senza "r"), quindi ho pensato che la soluzione più pratica sarebbe stata utilizzare qualche antico disegno giapponese, che rappresentasse la calma e il bilanciamento, o comunque qualche cazzata del genere.

Ed ecco qua la soluzione, uno sconosciuto libro pescato a caso nel mare di Internet (lo metto sdraiato perché altrimenti occuperebbe tutta la pagina):

Però come inserirlo sopra un libro in pelle? Ma è ovvio, bruciandolo! Ho così cercato e trovato la foto di una pagina bruciata:

Combinando il tutto, con un po' di pazienza e qualche magheggio grafico, sono così giunto alla copertina finale:

Non lo so, a me piace molto, è parecchio stupido.

Probabilmente questo è l'ennesimo articolo inutile, perché non serve davvero a niente; ma ci tenevo a condividere l’interessante lavoro grafico che c'è dietro anche alle cose più semplici. E poi, diciamocelo, spesso è divertente perdere tempo pure senza l’ambizione di voler raggiungere risultati degni di nota. :)

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