La tecnologia dei mediocri

U-UH! Un altro noioso articolo senza immagini!

Quando ero piccolo tutti dicevano che la tecnologia ci avrebbe migliorato la vita. E cavolo se era vero! La scienza medica progrediva col passo dei giganti, quella spaziale, dopo averci regalato la conquista della Luna, si apprestava a costruire piccole basi spaziali intorno alla Terra. Le automobili, complici nuove e benvenute normative per la salvaguardia dell’individuo, diventavano sempre più sicure.

Eravamo proiettati verso un futuro perfetto, quello in cui i Pronipoti dei cartoni animati di Hanna e Barbera si svegliavano al mattino già vestiti e pettinati da un efficientissimo robot.

Siamo andati avanti così, sull’onda dell’entusiasmo, fino a quando qualcosa si è inceppato. Non è molto chiaro il motivo per cui tutto è improvvisamente divenuto stagnante, fatto sta che i successivi decenni si sono trascinati pigramente e con pochissime scintille di innovazione.

Avevamo telefoni che non si scaricavano mai. Poi siamo passati a magici dispositivi che però non arrivavano a fine giornata. Oggi ci ritroviamo con saponette che vanno messe in carica ogni sera, con una tecnologia delle batterie vecchia di oltre cinquant’anni.

Naturalmente c'è anche qualche vantaggio: se pianifichi di incontrarti in centro con gli amici e loro non si presentano, non sei più costretto ad aspettare la sera per chieder loro dove diavolo si fossero cacciati (sicuramente sull’altro lato della piazza). Però, a fronte un minimo di comodità, ci portiamo dietro un vagone di stress legato all'arrivo di infinite notifiche e al continuo ricevere chiamate indesiderate nei momenti più intimi e riservati; che non significa quando si tromba, che ormai non lo fa più nessuno, ma dire addio ai pochi momenti di relax, quando vuoi ascoltare musica sul divano o leggere un libro in santa pace o trascorrere un po' di tempo con le persone a cui vuoi bene (ma, ormai, non si fa più nemmeno quello).

Avevamo orologi che non si scaricavano mai, a patto di ricaricarli con i movimenti del braccio (e quanto eravamo bravi coi movimenti del braccio quando eravamo adolescenti!). Siamo poi passati a dispositivi più pratici, digitali e completi, dall'autonomia di un paio di anni, che ci fornivano informazioni prima impensabili: il meteo, la bussola, la posizione dei pianeti, una rubrica telefonica, un calendario o il nostro battito cardiaco. Questo sempre negli anni ‘80, eh, mica adesso che a vedere queste caratteristiche sugli orologi moderni la gente ancora si sorprende.

Oggi anche gli orologi faticano ad arrivare a sera. Qualcuno, un po’ più grosso degli altri, riesce a fare qualche giorno in più. Ma, se ci mettiamo in viaggio, mezza valigia sarà comunque occupata da infiniti cavetti di ricarica. Orologi brutti che, quando va bene, cercano di imitare digitalmente il look di quelli belli di una volta. Spendi un sacco di soldi per avere la rottura di coglioni di doverli ricaricare in continuazione, e dopo un paio d'anni sono già obsoleti e li dobbiamo cambiare.

Stiamo peggiorando. E nemmeno ce ne rendiamo conto.

È vero che i dispositivi moderni riescono a fare cose che i precedenti nemmeno si sognavano (ricevere una email mentre ci stiamo godendo un weekend nella natura con la famiglia, sapere che Pincopallo ha lasciato un cuoricino su Instagram sulla foto della nostra cena, scoprire che una spedizione è stata bloccata e richiede il nostro intervento anche se, come sempre, è soltanto una truffa), ma ne vale davvero la pena? Io non ne sono tanto sicuro.

Sai perché ci troviamo in questa situazione? Per colpa tua.

E anche mia.

L’evoluzione tecnologica ha smesso di galoppare quando ha cessato di essere una sfida per il progresso ed è diventata una questione economica. Perché le auto di oggi durano, se va bene, dieci anni e poi vanno in pezzi e le Fiat 500, che di anni ne hanno più di 80 (e nemmeno sono mai state trattate troppo bene dai proprietari) continuano a girare imperterrite per le strade? Perché un televisore non dura più trent’anni?

Perché alle aziende non conviene realizzare prodotti duraturi, perché ne venderebbero di meno. E allora si introduce una tecnologia finta, che non aggiunge niente di davvero utile ma dà l'impressione di essere innovativa.

Pensa per esempio al gran progresso abbiamo avuto nel mondo dei televisori dalla loro invenzione: tubo catodico, schermo digitale. Nel mezzo continue guerre di standard per stabilire quale formato video fosse il più appropriato. Prima avevamo i 4:3, e tutto andava bene. Poi "ehi, con i 16:9 puoi vedere molte più cose, perché hai molto più spazio ai lati!" e tutti a comprarsi i 16:9. Adesso è arrivato l'iMax, che aggiunge spazio in alto e in basso (e tornando, di fatto ai 4:3).

Poi c'è stato l'HD Ready (720p) che ha sensibilmente aumentato la risoluzione dei filmati (vero). In seguito è arrivato l'HD "vero" (1080p) che invece era un fuoco di paglia perché per notare un minimo di differenza dal 720p su uno schermo televisivo dovevi mettere il fermo immagine e confrontare i dettagli a tre centimetri dal display. Dopo alcuni anni c'è stato il boom del 4K, quando sarebbe stato sufficiente avvicinarsi di un metro al televisore. Adesso si comincia a parlare degli 8K, che l'occhio umano nemmeno riuscirebbe a distinguere nel salotto di casa, a meno di non avere un'immagine grande quanto l'intera parete.

Il tutto col risultato che schermi meravigliosi come i Sony Trinitron o i Pioneer Kuro, che ancora oggi sono superiori all'80% degli schermi esistenti, sono finiti in soffitta perché non sono più in grado di ricevere alcun segnale televisivo.

La verità è che il mercato ci spinge a spendere centinaia (o migliaia) di euro ogni anno per dispositivi di cui non abbiamo alcun bisogno. Sia chiaro, coi propri soldi ognuno ci fa quello che vuole: se ami l’iPad e vuoi ogni anno la migliore versione esistente dell’iPad (e te lo puoi permettere) nessuno ha il diritto di impedirti di comprare un nuovo iPad.

La mia non è una critica alla domanda, ma all’offerta. Che però influisce direttamente sulla domanda: la gente è diventata debole, non sa più resistere alle tentazioni, per quanto chimeriche.

Fin qui andrebbe anche bene, se i nuovi dispositivi offrissero davvero nuove possibilità, nuovi orizzonti.

Ma non lo fanno.

Sono un po’ più veloci (che ci devi fare, le gare?), hanno un po’ più memoria (venduta a prezzo d’oro), una lente in più sulla fotocamera… e la stessa ridicola autonomia. Tirino fuori un modello identico a quello dell’anno scorso, che però duri il doppio tra una ricarica e l’altra e io te lo acquisto al volo!

Perché c’è poca innovazione?

Perché le aziende danno all’utente quello che l’utente vuole.

Del resto, è la prima regola del mercato: se in un mondo di auto con le ruote quadrate ne metti in vendita una con le ruote di una forma differente nessuno te la compra. Eppure, un tempo, ci sono state aziende che hanno messo in vendita ruote rotonde e, dopo un po’ di diffidenza da parte degli utenti, si è scoperto che giravano meglio di quelle quadrate. E infatti, oggi, tutte le auto hanno ruote rotonde.

L’esempio più inflazionato? L’Apple di Steve Jobs, quando Apple era Apple e non una macchina per fare soldi vendendo cavetti a 30 euro, o 32 GB di RAM a 460 euro.1O le rotelle per il Mac Pro a 400 euro o un supporto per display a 1.000. :D

Lo so, Steve, sta sulle palle a molti (spesso solo perché va di moda farlo, molti nemmeno lo conoscono), era una delle persone più irritanti (e, spesso, anche perfide) che abbia calcato il mondo commerciale; uno che umanamente era piuttosto discutibile e che mai avrei voluto come amico.

Però non vendeva amicizia, non era il suo lavoro essere simpatico o di apparire più buono di quanto non fosse. Il suo scopo era far progredire il mondo, modificare il tuo punto di vista su una tecnologia, spronarti a cambiare, quando era il momento di cambiare.

Era quello che improvvisamente ti toglieva il floppy disk, e tu ti disperavi perché avevi casa piena di copie (pirata) di Windows e di giochi. E, non appena ti rendevi conto che il DVD era cento volte meglio, ti toglieva pure quello perché le chiavette USB erano il vero futuro. Era quello che già vent'anni fa ti metteva Bluetooth e Wi-Fi dentro il Mac, e tu nemmeno sapevi cosa fossero. L'estate scorsa ho aiutato un amico ad assemblare un PC per il figlio e, una volta acceso, mouse e tastiera non funzionavano. Ho così scoperto che le moderne schede madri X86 ancora non hanno questi chip da due dollari integrati e devi acquistare a parte le due antennine (che ti occupano due porte USB).

Quelle di Apple (ma non solo Apple, c'erano molte aziende coraggiose in quegli anni) erano però innovazioni che cambiavano le cose, che ci facevano evolvere in meglio. Quale è stato, diciamo negli ultimi 10 anni, il più apprezzabile passo in avanti che hanno fatto i computer? Processori più veloci? RAM più capienti? USB più rapide? SSD al posto degli hard disk meccanici? Sono cambiati i supporti, non il funzionamento. Anche in questo caso, pur senza Steve, Apple è quella che ha innovato di più, stravolgendo completamente (con i suoi vantaggi e i suoi svantaggi) l'intera architettura delle proprie macchine. Ma, alla fine dei conti, un computer non fa nulla di più di quel che poteva fare dieci anni fa.

È sbagliato dare alla gente quello che la gente vuole. Bisogna darle ciò che è meglio per lei. Ma per farlo ci vogliono le palle, e la capacità di saper convincere gli azionisti e gli investitori (ai quali interessa un'unica cosa) perché, in un mondo in cui un genitore fa causa alla scuola perché il figlio somaro ha preso un'insufficienza, la gente sta acquisendo troppo potere.

Per avere una tecnologia dinamica serve una mente aperta, qualità che si sta facendo sempre più rara nella nostra società. Ora, con l'avvento dell'intelligenza artificiale, andrà a finire che i nostri cellulari cominceranno a pensare al posto nostro.

Sempre che ci ricordiamo di ricaricarli, naturalmente.

E mentre alcuni li vedono come folli,
noi ne vediamo il genio.
Perché coloro che sono abbastanza folli
da pensare di poter cambiare il mondo,
lo cambiano davvero.

Sia chiaro, il mondo non si è fermato, ci sono ovunque scoperte e miglioramenti sensazionali, che portano sempre più benessere alle fasce più ricche della popolazione (e, in rari casi2Perché dove c'è poca prospettiva di guadagno, anche gli scienziati tendono a riscoprirsi poco interessati., anche a quelle più povere). Ma non nella tecnologia che usiamo tutti i giorni: gli aerei sono così dagli anni '60, idem i frigoriferi, il motore a scoppio e il tostapane. Poi, magari, non si evolvono perché hanno raggiunto la perfezione assoluta (sì, come no… basta guardare i consumi!), ma è più probabile non progrediscano perché non ne sentiamo il bisogno e, a chi ce li vende, sta benissimo così (tanto stanno cominciando a sparire anche i centri di riparazione).

10 pensieri su “La tecnologia dei mediocri

  1. Beh, il discorso e la discussione sarebbero davvero molto lunghi…

    Io, da amante dell'Home Cinema sono oltre 15 anni che a casa sono sopra ai 100 pollici e devo dire che il 4K rispetto al FullHD è un discreto miglioramento (oggi 130 pollici per essere) anche se un buon full HD non è poi male, se fosse meno compresso… ma entriamo in un altro discorso…

    La tecnologia dà e toglie. Vero che i telefoni fanno fatica arrivare a sera, peraltro dall'iPhone XR non mi è più successo, mentre con l'Apple Watch usandolo in maniera pesante a volte a sera non ci arriva… ma come spesso accade basterebbe usarlo come quello di due anni fa… niente display sempre attivo ad esempio ed ecco le 3 ore in più che ti fanno arrivare a sera…

    Poi certo la nuova tecnologia fa gola, a volte serve, a volte no. A volte la puoi utilizzare per lavoro, a volte per piacere.

    Potrei parlare per ore, ma ti faccio un esempio stupiderrimo. Parliamo dei navigatori satellitari, Garmin o TomTom, oramai dimenticati. Quando sono usciti hanno monopolizzato e cambiato la vita di chi si doveva spostare. Accessori che collegati all'accendisigari (quando ancora c'erano) avevano autonomia illimitata, e ti credo… ma poi non erano aggiornati, o aggiornarli costava come un rene… poi sempre più grandi… poi integrati nelle auto a prezzi proibitivi… e poi sono arrivati sul cellulare, prima offline poi online… oggi coi piani dati che abbiamo possiamo usare tranquillamente un piano online che ci permette di avere le strade sempre aggiornate, il traffico in tempo reale, anche gli autovelox in alcuni casi… il limite di velocità delle varie strade… io non voglio tornare alle cartine stradali, anche se sono state estremamente romantiche… e se ti ricordi ne abbiamo fatto uso quando ci siamo visti a casa di Gio a cena… qualche eone fa… prima del millennium bug :)

    1. Tu sei un utente avanzato, per te il discorso è più ragionato. È chiaro che il 4K è quattro volte più definito di un 1080p ma, come nel tuo caso, ha senso se hai un televisore (o un proiettore) in grado di visualizzarlo su una superficie molto estesa. Io mi riferivo ai televisori classici da salotto, da una cinquantina di pollici.
      Considera che quando, ormai oltre 15 anni fa, ho acquistato un Kuro (che all'epoca era il massimo del massimo), sono stato circa un'ora nella saletta cinema del fu Mediaworld di Roma, confrontando due 50 pollici; uno a 720p, che poi ho comprato, e uno a 1080p (che costava quasi 6.000 euro!). Ti assicuro che i due fermo immagine di Matrix erano praticamente indistinguibili a 50 cm di distanza. Figuriamoci a un metro e mezzo. Poi anche qui si potrebbe disquisire a lungo, perché i DVD non avevano tutta questa perfezione visiva.
      Oggi ho un OLED 4K da 55 pollici e, con video ad alta risoluzione, la differenza si vede eccome. Ma, per esempio, un 8K sarebbe del tutto sprecato.

      La tecnologia e la progressione dei GPS negli anni è innegabile. Dopo una pessima esperienza a Roma negli anni '90 e sotto un diluvio biblico, ho giurato a me stesso che mai più avrei guidato nella Capitale. L'evoluzione di questa scienza (te lo ricordi Quo Vadis sul Palm?) mi ha letteralmente cambiato la vita. Ho cercato di non generalizzare nell'articolo, focalizzandomi prevalentemente su smartphone e orologi. Oggi quasi tutti ti portano a sera, anche con un uso molto intensivo. Ma vuoi mettere con la pila dei Casio? Ecco, è questo il nocciolo del discorso: siamo davvero sicuri che tutti i vantaggi che abbiamo acquisito controbilancino gli svantaggi?
      Una buona tecnologia, a mio avviso, è quella che apporta innovazioni evitando di sacrificare tutti i traguardi raggiunti fino a quel momento (il tuo esempio dei GPS). Quella di oggi immola l'autonomia, e non di poco! Poi, magari, possiamo anche concordare sul fatto che un cellulare o un orologio, che in futuro dovessero durare una settimana, potrebbero essere un compromesso accettabile (ma pur sempre un compromesso). Nel mio mondo perfetto gli elettrodomestici di oggi dovrebbero darmi tutti i vantaggi delle nuove frontiere scientifiche, ma non costringermi a fare due passi in avanti e uno indietro. :)

      1. Beh, certo che il fermo immagine era uguale… il DVD era in PAL… quindi neanche 720…
        Poi Blu-ray a 1920×1080… tanta roba…

        Purtroppo oggi la tecnologia che abbiamo non promette miracoli, anche se sono già miracoli… se penso a quanto durasse la batteria nel mio primo portatile 486 SLC 25 in scale di grigio e grafica VGA… non arrivavo a un'ora… oggi faccio oltre 15 ore… e spingendo forte… purtroppo quello che chiediamo agli smartwatch è un compito immane, così come ai cellulari… ed alla fine potrebbero farli più pesanti e spesso, ma evidentemente a parte qualche estimatore non li venderebbero perché la gente li vuole fighi, anche se magari girando con battery pack e cavetto in tasca…

        c'est la vie :)

        1. Perdonami, intendevo Blu-ray. Era ovviamente un video a 1080p. :)

          Nel portatile hai 15 ore di autonomia perché Apple si è sforzata di innovare anche in quella direzione (creando una forma di batterie che si adattasse a tutto lo spazio possibile, invece di infilarci dentro misure standard). Un portatile della controparte, al pari delle prestazioni, non dura la metà del tempo.
          Questo vorrei vedere anche in cellulari e smartphone. Non dirmi che non è possibile perché spesso la concorrenza ci riesce. Spesso vedi batterie col doppio della durata negli stessi spazi. Ma poi, scusa, cosa ci devi fare con un cellulare 200 volte più potente di uno di 5 anni fa? Sono sempre quelli i programmi che usi (email, social, YouTube…).

          La gente… vedi che il problema è la gente? Una volta i cellulari erano spessi 3 centimetri e nessuno si lamentava. Prova a vendere un cellulare da tre centimetri ma che ti dura 10 giorni. Poi vediamo se una fetta di mercato non riesce a ritagliarsela. :)

          1. Parlando di autonomia del Mac, vero che questo è fantastico… ma quando passai dal Sony Vaio al MacBook Pro 2011 con i7, passai da una autonomia di 20 minuti (ed il Vaio era un super top con registratore di BluRay per intenderci) ad oltre 8 ore… e parlo del 2011…

            Parlando di iPhone… Guarda faccio video professionali, posso chiamarli così?, e la potenza del processore mi consente un bit rate più alto ed una qualità video spettacolare… oltre a consentirmi il 4k a 30/60HZ… con meno potenza non sarebbe possibile… Inoltre mi consente di inquadrare con iPhone mentre uso iPad come schermo video con cui controllo tutte le impostazioni di iPhone. Inoltre usando la gimball riesco a fare cose incredibili… il locked sulle persone mentre vado sugli sci, etc etc… prima non era possibile…

            poi c'è la parte ludica, che a me non interessa.

            Ma mi consente anche tanta fluidità che ci siamo scordati come fosse prima… riprendi in mano un vecchio 3GS… fa tenerezza…

          2. Non ti domandi mai perché sui portatili si è riusciti a passare da 20 minuti a 15 ore e sui cellulari no? Il rapporto prestazioni/consumo dovrebbe poter seguire la stessa proporzione.

            Ti sto rispondendo da un iPhone 6S, che gira video 4K a 30 fps, volendo. Non penso che per arrivare a 60 serva una CPU xx volte (metticelo tu il numero, io non lo so, ma il gap è di più di 8 anni e sospetto che l’ordine sia superiore alle decine) più potente.
            Non credo neppure che con un telefono di uno o due anni prima non avresti potuto girare video seri.

            Fermo restando che il tuo è già un uso molto più spinto di quello di un utente medio. Quanta gente ha davvero bisogno di tutta questa potenza, che peraltro spinge gli sviluppatori a ottimizzare sempre meno le proprie app (vedi Facebook, che ha bug da tutte le parti, come Ventura). :)

            P.S. siamo arrivati in fondo alla massima indentazione di WordPress. Se vuoi rispondermi devi cliccare sull’ultimo link “rispondi” che vedi. :)

          3. Mi dice già rispondi… basta cliccare sulla email…

            Io credo che vista la piccinità dei cellulari ancora non siamo alla fase di ottimizzazione, ci arriveremo… ma la gente vuole l'animazione fluida, e la vuole dannatamente in fretta altrimenti con il piffero che ti compra lo smartphone…

            Quando invece bisognerebbe fare delle app molto meno pachidermiche e più efficienti… parliamo di dropbox? ma anche di lightroom? che sul vecchio 16 i9 era imbarazzante… e usato LR il 16 durava 2 ore di autonomia…

            Ma credo che il computer sia visto come prodotto "professionale" e quindi ci si ragiona in un verso (che poi tornando indietro i MacBook da 12 pollici per tanti versi erano imbarazzanti), mentre gli smartphone hanno bisogno dei ninnoli… della ennesima telecamera che poi per chi ne fa un certo uso è stracomoda, per tutti gli altri gli fa aggiungere solo dubbi, così scattano una foto per ogni focale… e le tengono tutte…

            Poi si, sono conscio che il mio non sia un uso medio…

            Ma… vogliamo parlare dell'emozione di avere il 7110…!!! Ho un contributo che stimolerà la tua lacrimuccia… https://danireef.com/daniloronchi/telefonia/7110.htm

          4. Boh, forse da mobile WP è più limitato.

            Il perché nessuno migliora l’autonomia dei cellulari è perché nessuno lo chiede (per i portatili era l’esatto opposto), ma non significa sia necessariamente un bene. Ci hanno educati che questi dispositivi possono durare solo un giorno e ormai lo diamo per scontato (quando, lo ripeto, la massima espressione dell’equivalente tecnologia del passato ci forniva settimane o anni). Ci fossero più scassacazzi come il sottoscritto, muoverebbero molto di più il culo in tal senso.

            A me vieni a parlare del 7110? Lo considero ancora oggi il telefono più bello mai realizzato, e conservo il mio ancora gelosamente. Piuttosto, toglimi un dubbio: riuscirebbe a funzionare con una sim moderna, anche per solo telefonate e SMS, visto che, se non erro è dual band? Perché, se sì, giuro che compro una nuova batteria e mando in pensione l’iPhone!

          5. non credo, non penso sia in grado di leggere le sim moderne… inoltre oramai è tutto 4 e 5G. 1 e 2G non ci sono praticamente più… che sono le due frequenze che usava… anche io ho ancora il mio…

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