Eh no, non quella. A me il calcio interessa quanto raccogliere funghi in piscina per preparare il risotto della domenica e fare bella figura coi parenti buoni. :)
Negli ultimi anni mi sono dato parecchio da fare per reperire tutti i libri che ricoprivano per me grande importanza, per ciò che hanno rappresentato nel loro periodo storico.
Tra i tanti, una seconda edizione inglese dello Hobbit (purtroppo la prima, a causa della sua rarità, sarà sempre decisamente al di fuori della mia portata), una prima edizione inglese del Signore degli Anelli, una prima edizione italiana dello Hobbit e mi mancava, per l'appunto, una prima edizione italiana del Signore degli Anelli.
Ultimamente i prezzi dei volumi di Tolkien hanno subìto un'impennata del tutto ingiustificata. Di sicuro le nuove generazioni, grazie anche ai film e alle serie TV, stanno scoprendo le opere dell'autore inglese e, complice anche il pasticcio accaduto tra la principessa Alliata e Bompiani, la traduzione classica adesso si trova unicamente sul mercato dell'usato. Ma siamo arrivati a vedere libri venduti con uno zero in più, e questa edizione, soprannominata "Bianconera", non fa eccezione.
Un paio di anni fa la si trovava intorno ai 100/150 euro. Ora, su Ebay, l'ho vista sfiorare i 1.000. Per cui, quando mi è capitata una piccola occasione, ho messo da parte dubbi e incertezze e mi sono immolato alla causa.
La ragione principale che mi ha spinto all'acquisto è stata la sopracoperta immacolata (sai bene quanto io tenga alle sopracoperte). La luce è la nemica principale dei nostri libri: le tonalità di rosso vengono mangiate dal sole (che, inevitabilmente, ingiallisce anche tutti i bianchi). Questo accade anche quando i volumi si trovano lontani da sorgenti dirette. Non è quindi insolito trovare questo libro abbastanza sbiadito e piuttosto giallognolo nella sua metà chiara (per non parlare di strappi, fioriture e pieghe).
Ho subito voluto fare un confronto all'americana col mio tarocco; che poi, a dire il vero, è una versione già di suo poco fedele all'originale.1In seguito ho rifatto una sopracoperta più realistica, ma questa della foto doveva adattarsi a un libro con proporzioni differenti.
La tonalità di bianco avorio del vero volume, a sinistra, è decisamente più calda di quella fredda che, non avendo mai toccato l'originale, avevo scelto per il mio Frankenstein ma, tutto sommato, siamo lì.
Il profilo del falso è parecchio ridicolo. Trattandosi di un'edizione in brossura di qualità medio-bassa, lo spessore della carta è maggiore, e questo rende il dorso molto più largo. Ma il libro al suo interno ha anche lui una sua particolarità: è l'edizione più recente della traduzione classica.
Con questo volume credo di aver esaurito il mio bisogno di edizioni antiche e, di conseguenza (me lo auguro, perlomeno), la necessità di dover prelevare quantità spropositate di monete d'oro dai miei ormai sguarniti forzieri.
Fermo restando che sono campione del mondo di shopping compulsivo, per cui qualcos'altro di molto, molto costoso sono certo di riuscire a trovarlo senza grosse difficoltà. :)