Ex libris V

Lo so,
sono un'anima
in pena.

Faccio, disfo, rifaccio, cambio idea ogni cinque minuti; ma sono fatto così: condannato a tornare continuamente sui miei passi perché mi vengono idee (apparentemente) migliori, oppure non mi soddisfano più quelle precedenti.

Nelle puntate precedenti e successive…

Il presente articolo appartiene a una serie di post dedicata al mio tortuoso percorso di ricerca di un ex libris accettabile per la mia personale libreria. Ognuno è auto conclusivo e può essere letto indipendentemente dai precedenti, ma è possibile seguire l'intera trama leggendoli nel corretto ordine cronologico.

C'eravamo lasciati, quasi un annetto fa, con quello che sarebbe dovuto essere il mio ex libris definitivo. Quello perfetto, che sarebbe perdurato negli anni, in sæcula sæculorum, amen.

Questo:

Sì certo, credici!

E infatti eccoci nuovamente qui con l'ennesimo articolo della serie (con la *vivissima* speranza che possa essere per davvero l'ultimo).

"Ma l'immagine fighissima… la porta Hobbit, i numeri dei Nani, l'originalità…"

Una cazzata.

Cioè sì, carino, idea simpatica e tutto il resto, ma farci un ex libris? Dai…

Già qualche giorno dopo averlo inserito all'interno della mia libreria di libri di Tolkien, me ne sono pentito. Troppo vistoso, troppo ingombrante, e fondamentalmente inutile. Senza contare che quelle cavolo di date sono complicate da leggere1E infatti non mi ricordavo mai la corrispondenza ed ero costretto a tenere un cartoncino a portata di mano per decifrare i nomi dei mesi.

Insomma, ho fatto una cazzata (e non solo una, come vedremo tra poco).

Ho così cominciato una rilassata ricerca di idee nei meandri di Goooogle, finché non sono incappato in questo bellissimo castellino. Semplice, chiaro, e con dimensioni piuttosto contenute.

Non mi piaceva qualche dettaglio qui e là, perché il perimetro delle mura era piuttosto sghembo e irregolare, ma tutto il resto lo adoravo. Ho così cominciato a ridisegnarlo con carta e matita, con l'intenzione di realizzarlo in prospettiva.

Però, perché impazzire quando già ce l'avevo un programma che mi consentiva di disegnare in prospettiva? Già, il mai compianto Lego Digital Designer (abbandonato anni fa dalla casa danese, ma che continua a funzionare sul mio decennale Mac perché i vecchi MacOS consentono ancora l'esecuzione di applicazioni a 32 bit). Così ecco qui le mura, basta ricalcarle e disegnarci all'interno il carinissimo borgo medievale di cui sopra.

Ho poi deciso di rifinirlo un po' e aggiungere alcuni alberi e vegetazione varia per riempire i freddi spazi vuoti. Infine il lato destro delle mura mi ha suggerito una grande idea: la data di aggiunta alla libreria, a cui tengo sempre molto. Mancava solo l'ultimo tocco, ovvero creare maggior contrasto con un background più deciso:

Ora c'è tutto: le iniziali del mio nome, la data e lo stato di lettura, il tutto nello spazio di circa quattro centimetri e mezzo.

Se noti bene, sul lato sinistro delle mura c'è una finestrella bianca. Ogni volta che avrò terminato la lettura del relativo libro la colorerò di nero, come quella sulla destra.

Ora non rimaneva che stampare un centinaio di questi nuovi Ex Libri (ognuno con la propria data, naturalmente) e sostituirli ai precedenti.

E qui la seconda cazzata.

Sebbene, con un certo grado di inconsapevole previdenza, avessi applicato i precedenti cartoncini con soltanto cinque minuscoli puntini di colla, questi si sono dimostrati letali. Nei libri più pregiati la rimozione del vecchio ex libris avviene in modo semplicissimo, senza lasciare residui; ma in quelli con carta più economica (quasi tutti, in pratica) accadono catastrofi di ogni genere: o si strappava parte del primo strato della pagina, oppure rimaneva attaccata parte di quella dei cartoncini. Tra l'altro, avendoli stampati anche sul retro per inserirci la legenda (grandissima idea, complimenti Lock!), i residui erano pure parzialmente colorati.

Questo è uno degli esempi più evidenti, peraltro in un libro illustrato da Jemima Catlin di difficile reperibilità oggigiorno.

Vabbè, sono un pirla e mi sta bene!

Ho pertanto deciso che, qualora il precedente ex libris dovesse rivelarsi troppo ostico – o troppo rischioso – da eliminare, ce lo lascerò e amen. Fa comunque sempre parte della (travagliata) storia della mia collezione:

La moneta da 2 Euro lassù in alto, evidenzia l'effettiva dimensione dell'ex libris, che ora può essere applicato praticamente in ogni angolino.

Sono già tre giorni che stampo, ritaglio (a volte strappo) e applico, e ancora mi manca più di un terzo di libreria da completare.

Dura la vita dei topi da biblioteca… :)

Oh, a mai più risentirci!

Su quest'argomento, perlomeno…

Aggiornamento: 10 Novembre 2024

Indovina un po’…?

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