Ex libris IV

(L'Anello è quello vero!)

A otto mesi di distanza dall'ultimo articolo, mi ritrovo nuovamente qui a parlare di ex libris. Questo perché sono un'anima in pena e non riesco mai a trovare una soluzione che mi soddisfi completamente.1È anche una delle ragioni per cui non penso mi farò mai tatuaggi: li adoro, ma sono troppo definitivi per i miei gusti.

Nelle puntate precedenti e successive…

Il presente articolo appartiene a una serie di post dedicata al mio tortuoso percorso di ricerca di un ex libris accettabile per la mia personale libreria. Ognuno è auto conclusivo e può essere letto indipendentemente dai precedenti, ma è possibile seguire l'intera trama leggendoli nel corretto ordine cronologico.

Eravamo rimasti alle piccole striscioline da incollare dentro ai libri (vedi sopra) e che rappresentavano la fiera dell'essenzialità: la data di inserimento nella collezione e il simbolo dell'omino sorridente che è ormai il mio alter ego cartaceo.

La strada era quella giusta: Non marchiare definitivamente volumi preziosi (cosa che, peraltro, ho già fatto in passato) ma aggiungere qualcosa che, all'occorrenza, possa essere facilmente rimosso. Soprattutto a casa di una persona che cambia idea ogni due ore. Però, nonostante un aspetto vagamente nipponico (che poi era l'unica cosa che mi piaceva), erano ex libris anonimi e noiosi.

Nelle ultime settimane ho pensato a lungo a soluzioni che potessero appagare la mia fame di definitività, finché sono arrivato a questa bozza:

L'idea era di avere una porta Hobbit, con le scritte contenute all'interno dei mattoncini che la delimitavano. Le informazioni sarebbero state sempre le stesse: iniziali del mio nome e data. Avrei stampato tanti cartoncini rotondi e avrei aggiunto la data a mano di volta in volta.

Mi piaceva un sacco il fatto di scrivere la runa di Gandalf con la stilogr… ehm, col bastone da passeggio, ogni volta che avessi concluso la lettura di un determinato volume; concetto che è rimasto nella versione finale.

Ho girovagato un po' su Gooooogle in cerca di ispirazione e sono finito su questa foto:

Non so bene per quale motivo ma l'immagine mi ha subito catturato. Non è una porta Hobbit, perché non ha il pomello al centro, ma per il resto mi ha molto ricordato casa Baggins, probabilmente a causa della presenza di vegetazione sopra il tetto.

Così l'ho ridisegnata a una risoluzione adatta alla stampa:

Aggiungendo naturalmente il pomello. :)

Per quanto riguarda la data, ho scelto di utilizzare le rune naniche. Nello specifico le Angerthas, ovvero quelle utilizzate a Erebor e Moria (che sono differenti da quelle viste nello Hobbit, ma scriverò un articolo più specifico nei prossimi giorni).

Questo è il risultato finale:

La runa di Gandalf è appena accennata, e servirà da guida quando dovrò ripassarla con la stil… ehm… il bastone magico!

Sul retro ho realizzato una comoda tabellina per tradurre velocemente le rune della data. I numeri si imparano piuttosto velocemente; i mesi, al contrario, sono un pochino più complicati.

Magari, chissà, tra 100 anni qualcuno troverà i miei libri e, strappando via l'ex libris (molte persone li odiano, non piacevano nemmeno a me, fino a quando ho cambiato idea) scoprirà il segreto di quella scritta misteriosa. :)

Ecco come appaiono i cartoncini stampati (e ritagliati con queste meravigliose forbici da strappo2Amazon non le vende più. che adoro):

Dopo aver provato vari tipi di carta ho optato per una mediamente pesante da 120g. In questo modo la stampa sul retro non appare in trasparenza sulla parte frontale.

Ne ho fatti tanti, tantissimi. Quelli in foto sono circa due terzi del totale, perché una trentina li avevo già incollati ai libri (quelli di Tolkien sono più o meno una Grossa3"C’era una splendida cena per tutti; per tutti, cioè, tranne gli invitati allo speciale banchetto di famiglia. Si teneva nel grande padiglione con l’albero. Gli inviti erano limitati a dodici dozzine (un numero che gli hobbit chiamavano anche una Grossa, pur se non ritenevano il termine adatto alle persone)…).

Ho passato gran parte della notte ad applicarli ai libri.

Sarà la scelta definitiva? Difficile a dirlo; visto che possono essere facilmente rimossi, non escludo in futuro un articolo denominato "ex libris V". ;)

A seguire qualche esempio, con libri letti e non letti.

Data: 18 Marzo 2020
Data: 22 Febbraio 2014
8 Marzo 2021

Ho dovuto realizzare un ex libris un po' più voluminoso per la mia meravigliosa copia del Lord of the Rings in carta d'India. L'ho pagato una stupidata perché qualche volpe ha deciso che cancellare la dedica come fanno i bambini a scuola fosse meglio che lasciarla, ma ogni volta era un pugno in un occhio.

Aggiornamento: 5 Dicembre 2022

Indovina un po'? Ho cambiato nuovamente idea!

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