Articolo antiquato
Questo articolo è superato. Le mappe qui rappresentate si sono evolute in versioni più grandi e più belle. Ho deciso di tenerlo perché contiene informazioni che ritengo comunque interessanti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
In questo articolo puoi trovare le più recenti.
Premetto subito che le immagini contenute in questo articolo sono una schifezza. In queste uggiose giornate di novembre ho atteso invano più di una settimana per avere una bella giornata di sole ma niente; alla fine sono stato costretto a capitolare e scattare le foto con luce artificiale.
Mi sono finalmente deciso a uniformare tutte le mappe che rappresentano la Terra di Mezzo, contenute all'interno del set (ovvero la bustina con le tre cartine da inserire all'interno dei libri).
In precedenza erano molto differenti, perché realizzate in tempi diversi. Quella dedicata alla traduzione Alliata/Principe, cioè quella classica, era sostanzialmente monocromatica, mentre ne avevo già disegnata una colorata per la localizzazione di Ottavio Fatica, cioè l'edizione più moderna che si trova al momento nelle librerie.
La foto sopra non rende l'idea (con luce scarsa il mio vecchio cellulare impasta tutti i colori), pertanto mi avvarrò della versione digitale:
Le nuove mappe sono un pochino più piccole, 42 x 33 centimetri invece di 44 x 40:
Ciò è dovuto al fatto che sono passato da una stampa su plotter a una su stampante laser, che è molto più precisa. 33 centimetri erano la dimensione massima di uno dei lati della suddetta stampante, per cui ho dovuto optare per una piccola riduzione, che comunque ha influito principalmente sulle aree vuote sopra e sotto la mappa. Nell'immagine sopra, a sinistra la vecchia mappa, a destra quella nuova (che ha anche l'acqua del mare più elaborata).
In questo confronto, purtroppo rovinato dalla scarsezza del mio iPhone 6S (il colore della scritta Eriador è uniforme; appare puntinato a causa del sensore che è andato in crisi con la luce artificiale, o a causa della compressione, o boh), si può notare quanto sono più definite le scritte sulla nuova mappa (a destra); basta osservare il lago di Vesproscuro o la Vecchia Foresta intorno a Buckburgo, o anche le sagome delle montagne, che sono più elaborate (sto mostrando l'edizione Alliata/Principe, naturalmente lo stesso discorso vale per quella di Fatica).
C'è comunque da dire che l'area mostrata è in realtà di circa 3 centimetri, per cui a occhio nudo la differenza è meno evidente. In ogni caso il risultato è molto più pulito e le dimensioni minori non si notano (entrambi i dettagli sono a grandezza naturale).
Inoltre, ed è una cosa a cui tenevo molto, oltre ad aver aggiunto più luoghi, ho riscritto tutti i nomi a mano, perché l'utilizzo di un font (per quanto modificato anch'esso ad hoc) non mi piaceva. Una mappa deve essere disegnata interamente a mano, e queste nuove lo sono.
Un piccolo dettaglio della rosa dei venti. Nell'angolino in basso a destra c'è una piccola sigla che aiuta a distinguere le due traduzioni (c'è comunque anche nelle vecchie mappe).
Così, finalmente, anche la mappa Alliata/Principe ha la foresta dorata di Caras Galadhon.
I nuovi dettagli includono l'uso di più colori. Le ragnatele che rappresentano la presenza dei ragni giganti, particolare che ho riprodotto dalla mappa delle Terre Selvagge pubblicata nello Hobbit, sono di un verde più scuro rispetto alla foresta.
Lo stesso dettaglio nell'edizione di Ottavio Fatica.
Per mantenere, da chiusa, la stessa dimensione della mappa della Contea e di Rohan-Gondor-Mordor ho studiato una piega particolare, dove il titolo e la scala appaiono in evidenza.
Ecco dunque come si presenteranno d'ora in poi i nuovi set, in entrambe le edizioni. :)
Se vuoi saperne di più su queste mappe, puoi contattarmi qui.
Ciao. Hai messo mano a tutte e tre le mappe o solo a quella generale della Terra di Mezzo? A proposito: cominciavo a preoccuparmi! Ancora tanti complimenti.
Ciao Giovanni, grazie. Ho rifatto soltanto la mappa grande. Le altre due avevano già le scritte a mano ed, essendo più piccole, le ho sempre fatte stampare con la stampante laser della tipografia (tranne le primissime, quelle su cartoncino martellato strappato, che realizzavo direttamente qui a casa).