La ricerca della perfezione

Quando faccio qualcosa non accetto compromessi.1Cioè sì, li accetto come tutti, specialmente nel caso (molto frequente) in cui le mie capacità non siano sufficienti. Però facciamo finta che faccio solo cose che sono in grado di fare al 100%, altrimenti salta il concetto di tutto il post. Dalla cosa più stupida a quella più complessa io miro al concetto di "perfezione". Poi non è detto che riesca a raggiungerla, anzi, però la mia motivazione è quella. Lo sa bene chi ha a che fare con me quanto io sia pignolo, assillante, maniaco (anche in altri campi ma non divaghiamo) e perfezionista. In poche parole, un gran rompicoglioni.

Se per esempio devo disegnare un'icona, magari ci metto una settimana. E la rifaccio dieci volte. E poi altre dieci il giorno dopo. E così via finché non ottengo esattamente ciò che voglio. Che poi non è un concetto preciso, magari oggi la voglio rossa e domani mi sveglio e mi rendo conto che blu è molto meglio. O magari verde il mese dopo.

Sì perché io lavoro continuamente sui progetti, anche quelli terminati. Questo blog sembra fermo, non scrivo quotidianamente ma gli dedico come minimo un paio di ore al giorno, cambiando un articolo, correggendo un errore qui, rifacendo un'immagine là, migliorando il CSS e così via.

Per darti un'idea generale, prendiamo un paio di pagine raggiungibili dal menu principale del sito, in particolare i libri che ho letto e i videogiochi a cui ho giocato.
Sarebbero dovute nascere come un semplice elenco di titoli terminati e, nei primi giorni, così è stato. Poi sono cominciate a venirmi un sacco di idee, tipo scrivere un giudizio, aggiungere un'immagine, assegnare un voto o riassumere la trama. È sorta così l'esigenza di dover organizzare una gran mole di dati non inizialmente previsti.

Tutto questo per non creare un wall of text lungo decine di metri, cosa che mi riesce sempre molto bene.

Ho quindi scelto l'idea dei ‘cassettini’: clicchi, si aprono, ri-clicchi e si chiudono. Sono pratici e intuitivi e aiutano a mantenere la pagina semplice e pulita. La cosa mi è andata bene per un paio di settimane.

Ieri osservavo le pagine e mi sembrava ci fosse qualcosa fuori posto.

Per capirci, la struttura iniziale era la seguente:

20143

Gennaio3

Io sono leggenda
Trama

In seguito a un’epidemia, un batterio ha trasformato l’umanità e le creature viventi di tutto il pianeta in vampiri. Il solo essere umano apparentemente immune al contagio è Robert Neville. Si è creato un rifugio sicuro nella sua casa, barricandosi durante la notte e uscendo solo di giorno in pieno sole, riuscendo a vivere raccogliendo per la città quello di cui ha bisogno, riparando le protezioni, mantenendo funzionanti la macchina e il generatore elettrico. Ogni notte alcuni vampiri gli danno la caccia, per potersi nutrire del suo sangue. Ogni giorno Robert si sposta per la città, uccidendo tutti i vampiri addormentati che riesce a trovare…

Giudizio7

Mi è piaciuta molto la prima parte del romanzo, in cui viene messa a nudo la solitudine del protagonista e la disperata speranza di trovare qualcun’altro immune come lui, fosse anche un animale, per avere un po’ di compagnia. Il contrasto tra il silenzio del giorno e la frenesia della notte.
Il finale, pessimista e forse un po’ troppo precipitoso, mi ha deluso. Come non mi è piaciuta la forzatura da parte dell’autore di voler giustificare a tutti i costi l’efficacia dei classici metodi scacciavampiro (aglio, crocifisso, ecc.). Nel complesso, però, un libro inquietante e scorrevole, niente a che vedere con quella porcheria cinematografica che hanno fatto qualche anno fa, con cui condivide al massimo un 20% di trama.

Lost cat
Trama

L'autrice si sta riprendendo da un brutto incidente quando, a peggiorare le cose, il suo amato gatto Tibia sparisce. Lei e la sua partner piangono così la sua scomparsa. Tuttavia, alcune settimane più tardi, Tibia torna sorprendentemente nella loro vita. Cosa ha fatto in tutto quel tempo? Cominciano così una serie di interessanti esperimenti per seguire i suoi spostamenti, utilizzando i più moderni ritrovati della tecnologia, come GPS o macchine fotografiche appese al collo. Fino a svelare la curiosa verità. Oh, è tratto da una storia vera! :)

Giudizio8

Un piacevole libricino in inglese (non l’ho trovato nella nostra lingua) che si legge in un paio di giorni. Divertente e interessante, corredato di splendidi disegni. Il sogno segreto di ogni amante degli animali: scoprire dove vanno le nostre bestioline pelose quando partono all’avventura.

L’amuleto di Samarcanda
Trama

Il millenario jinn Bartimeus viene richiamato dal mondo degli Spiriti, ed evocato a Londra. La sua missione è rubare l'Amuleto di Samarcanda a Simon Lovelace, mago senza scrupoli e membro del Parlamento. Ma il vero problema è che a chiamarlo è stato un ragazzo di dodici anni, Nathaniel, che riesce a governarlo fin quando lui non scoprirà il suo nome di nascita…

Giudizio6,5

Curiosa narrazione alternata in prima e terza persona. Trama tutto sommato accattivante ma piuttosto lineare e per niente profonda. Una sorta di Harry Potter con una punta di umorismo (inglese). Non è Tolkien. Fa parte di una trilogia i cui restanti volumi per il momento possono aspettare.

Un po' troppo macchinoso, eh? Per raggiungere le informazioni più interne sono necessari ben quattro click. Decisamente troppi.

Così ho iniziato a rimuginarci sopra, per trovare un sistema che avrebbe reso le pagine più fruibili. Un'organizzazione dei dati più semplice? Un minor numero di operazioni? È più importante il giudizio o la trama?

Così, senza alcuna necessità, ho nuovamente cambiato tutto. Nei giorni scorsi le due pagine cambiavano ogni due minuti, spesso con risultati provvisori piuttosto agghiaccianti.

Alla fine dei lavori, terminati l'ultima volta nel novembre 2022, il risultato di tanto ‘ingegno’ è il seguente:

20143
3.Io sono leggenda
Richard Matheson
07-01-2014

Curiosa narrazione alternata in prima e terza persona. Trama tutto sommato accattivante ma piuttosto lineare e per niente profonda. Una sorta di Harry Potter con una punta di umorismo (inglese). Non è Tolkien. Fa parte di una trilogia i cui restanti volumi per il momento possono aspettare.

2.Lost cat
Caroline Paul
04-01-2014

Il sogno segreto di ogni amante degli animali: scoprire dove vanno le nostre bestioline pelose quando partono all’avventura.

1.L'amuleto di Samarcanda
Jonathan Stroud
03-01-2014

Curiosa narrazione alternata in prima e terza persona. Trama tutto sommato accattivante ma piuttosto lineare e per niente profonda. Una sorta di Harry Potter con una punta di umorismo (inglese). Non è Tolkien. Fa parte di una trilogia i cui restanti volumi per il momento possono aspettare.

Adesso è tutto più semplice e immediato. Il voto (semplificato da base 10 a una scala di stelline da 1 a 52Scala non lineare, naturalmente, perché io sono contorto. Ma il ragionamento è spiegato in una nota all'inizio delle pagine interessate.) è subito visibile e non serve una laurea in geologia per arrivare a leggere le informazioni più interne. Ho anche rimosso la trama perché potrebbe rivelare spoiler terribili a chi vorrebbe saperne di più su un determinato titolo.

Basta un click per aprire l'anno e uno per accedere a tutte le informazioni di un libro o un gioco.

Non dico che meglio non si poteva fare, molto probabilmente ci rimetterò mano in futuro, man mano che mi verranno nuove idee.
Ma oggi questo è il mio concetto di perfezione: qualcosa che è in continuo mutamento, soggetto a costanti cambi di idee e prospettive col passare del tempo. Perché ciò che è pratico oggi non è detto che lo sia anche domani.

Parlando di perfezione

Come sono critico con me stesso, così (e anche di più) lo sono nei confronti degli altri. Vedo ovunque lavori fatti alla cazzo di cane, anche da parte delle aziende più blasonate.
Oh, probabilmente fanno bene visto che la massa sembra premiarle comunque. Apple, se dal punto di vista hardware è pressoché ineccepibile, da quello software è un colabrodo. Come azienda ha piedi in troppe scarpe e i loro prodotti sono traboccanti di bug. Non dico di scoprirne uno al giorno ma quasi, e chi mi segue su Twitter lo sa bene. Sono bravi col marketing e quello evidentemente paga. Come l'idiota che sul curriculum scrive un sacco di minchiate3Eh, ma come sono scurrile oggi, sono costretto a censurare metà articolo! :) e viene assunto perché chi lo legge è ancora più cretino di lui.4Vabbè, alla fine dei conti, forse, non è poi così idiota,

Esistono tuttavia pochissime, ma apprezzabili eccezioni, e le elencherò qui sotto, perché credo che il buon operato vada sempre premiato, se non altro almeno a parole, visto che non dispongo di altro. :)

Amazon

Sul dizionario, alla voce "efficienza" compare il logo di Amazon. Jeff Bezos (l'attuale CEO e, almeno apparentemente, anche una gran bella persona) è riuscito a creare un ecosistema commerciale che fino a pochi anni fa era un'utopia, specialmente nel nostro paese.
L'idea di ordinare oggi un prodotto e riceverlo domani sembrava pura fantascienza, oggi è realtà. Con le maledizioni di tutti i piccoli negozietti di quartiere che erano sopravvissuti ai primi anni dell'era Internet e oggi tirano avanti a stento.

Ma la vera forza di Amazon è dare l'impressione di essere costruita intorno al cliente.5Come la pubblicità di quella banca, dove il tizio disegna cerchi nel grano con l'unico scopo di fottervi i soldi, ma è un altro discorso.

Esempio pratico: stavo inutilmente cercando un libro che è fuori catalogo da anni. Esisteva però la versione inglese, disponibile in edizione britannica e americana. Cambiava naturalmente l'editore ma i contenuti erano apparentemente identici.6Qui salta nuovamente fuori il perfezionismo: ti basti pensare che per acquistare il precedente televisore, nel 2004, ci ho messo due anni e mezzo, confrontando in continuazione tutti i modelli sul mercato. Per quello nuovo, nel 2019, ce ne ho messi 5.

Dico ‘apparentemente’ perché nella descrizione uno sembrava avere un centinaio di pagine in più (informazione che si è poi rivelata errata).

Pensando a una svista ho contattato il customer care via chat (tempo di attesa medio: 10 secondi) e si sono presi in carico la verifica della cosa. Dopo un paio di giorni mi hanno inviato una email illustrandomi le differenze tra i due libri.

Con tanto di foto!

Sarà una cretinata ma mi ha colpito molto. Chi al giorno d'oggi si prende la briga (e il tempo) di prodigare queste gentilezze, senza nemmeno la certezza che poi il cliente avesse comprato il prodotto? Un cliente speciale come me7Vedi la vicenda Drobo più avanti. queste cose le apprezza.

Colpito dalla cosa mi sono voluto complimentare su Twitter (sono uno che spara a zero su tutto e tutti, ma rendo sempre merito). Ho cercato se Amazon avesse un account italiano e, non trovandolo, ho scritto a quello che pensavo fosse inglese. In italiano.
Non era tanto per ringraziarli direttamente quanto per far sapere alla gente (che mi segue) il mio apprezzamento per la cosa.

Ecco cos'è accaduto:

Assistenza Amazon Twitter

Capito? Invece di impiccarsi con un account per ogni paese loro ne hanno uno unico, e poi i vari Tweet se li smistano in automatico. Sembra una cazzata pure questa, invece è segno di organizzazione con i controcosi.

Ora devo solo capire cosa significhi ^EB8Sono le iniziali del tipo che mi ha risposto., ma prima o poi qualcuno me lo spiegherà. Non sono molto ferrato in questo gergo da giovani, io che non lo sono quasi più. :)

Brava Amazon, continua così. E magari fai in modo che i Kindle possano, prima o poi, leggere anche il formato epub, così il mio Amico Luca me ne regala uno il prossimo Natale! ;)

Drobo
Aggiornamento: 15 Ottobre 2018

Purtroppo ciò che leggerai di seguito non è più vero. In passato Drobo è stata un'azienda da dieci e lode, molto attenta ai propri utenti. Con l'uscita del CEO originario, Tom Buiocchi (così disponibile che ho avuto anche modo di fare con lui qualche chiacchierata sui suoi prodotto), le nuove politiche aziendali hanno portato un evidente calo nella qualità dell'assistenza e del supporto; tanto che oggi i suoi prodotti non sono nemmeno più compatibili col protocollo AFP9Che è quello di default di MacOS.

Tanti anni fa, quasi una decina, ho comprato un Drobo (una sorta di contenitore di hard disk multipli evoluto, in grado di preservare i dati anche in caso di guasti parziali delle unità). Il modello più semplice, il più economico.

Dopo un paio di anni ne è uscita una versione più avanzata, il Drobo FS, dotata di una porta Ethernet. Si collegava alla rete domestica ed era indipendente da tutti gli altri computer. Effettivamente era quello di cui avevo sempre avuto bisogno, solo che costava intorno ai 700 euro (contro i 300 che avevo pagato io).

Il caso ha voluto che proprio in quel periodo la ventola del mio Drobo ha cominciato a essere più rumorosa del solito e, contattando l'assistenza, ho domandato se per caso prevedessero qualche formula di sostituzione del tipo supervalutazione dell'usato. Non nutrivo grandi speranze ma a chiedere non si fa mai danno. Mi hanno risposto che con la mia garanzia estesa (non pensavo fosse tanto speciale) potevo semplicemente mandargli indietro (a spese loro) quello che avevo e mi avrebbero inviato il modello nuovo. Inutile dire che stentavo a crederci, eppure così è stato.

Purtroppo il Drobo FS, per quanto versatile e virtualmente illimitato (di fatto è un piccolo computer, in grado di far girare utility come client torrent, media center o altre piccole cose), era di una lentezza disarmante. Copiarci sopra files richiedeva un'eternità e impiegava svariati secondi per accedere al contenuto di una directory. Così, quando è stato presentato l'ultimo modello, il Drobo 5N (una evoluzione del Drobo FS ma dotato di una maggiore potenza elaborativa) ho chiesto se sarebbe stato possibile un ulteriore scambio.
Mi hanno risposto che la loro politica a riguardo era cambiata10E ti credo, altrimenti andavano falliti! ma, siccome ero un cliente speciale (mai capito cosa intendessero, immagino ‘grande rompipalle’) avrebbero fatto un'eccezione. Bene, da allora ho un Drobo 5N, per il quale non ho sborsato nemmeno un centesimo. Poi è diventato lento anche lui e sono passato ai Synology, che appartengono a un altro marchio, ma il 5N lo uso ancora come backup del backup.

Questo è solo un esempio, al di là dell'effettivo beneficio materiale ciò che ho sempre apprezzato in loro è stata la grande disponibilità nei confronti della clientela, e vi assicuro che di ticket negli anni ne ho aperti a decine.

Ipotizzo che anche Ferrari possa seguire una politica simile coi suoi clienti più fedeli. Solo che finora non ho potuto, mio malgrado, verificare con mano. :)

Concludo con una veloce statistica: finora (ovvero lunedì 3 Marzo 2014) ho scritto 17 articoli11I rimanenti 64 li ho importati pari pari, o quasi, da vecchi blog, per cui pochissime modifiche., revisionandoli ben 2.162 volte.

Vedi un po' tu… :)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Translate