La notte scorsa si è verificato uno di quegli eventi a cui si assiste una sola volta nella vita.
Le eclissi lunari non sono affatto rare, ce ne possono essere fino a 3 ogni anno. Ciò che ha reso unica questa, però, è il fatto di essere durata ben 3 ore e 55 minuti: in tutto il XXI secolo non ce ne sarà un’altra così lunga. Quella record del secolo precedente (occorsa il 6 luglio 2000) è durata soltanto 1 ora e 47 minuti. La prossima, di simile persistenza, avverrà fra oltre 100 anni.
Aggiornamento: 8 Agosto 2018
E invece ce l'ho! Vittoria è stata così gentile da "regalarmi" una foto della vera Luna rossa del 27 Luglio 2018:
Il che rende le foto che ho scattato io, in fondo all'articolo, ancora più ridicole. :D
Eclissi lunare
Le eclissi lunari (in cui l'ombra della Terra copre parzialmente o completamente la Luna), già per loro natura meno frequenti di quelle solari (in cui è la Luna a frapporsi tra Sole e Terra)1Hanno però un grosso vantaggio rispetto a quelle solari: possono essere ammirate da qualunque posizione della Terra che consenta di vedere la Luna; al contrario quelle solari necessitano che lo spettatore si trovi perfettamente allineato col Sole e la Luna. Questo perché la Terra è circa quattro volte più grande (e 81 volte più "pesante" a causa di una densità maggiore, ma questa è solo una curiosità e non c’entra niente)., sono generalmente di brevissima durata: da pochi secondi ad alcuni minuti, perché la Luna gira intorno alla Terra alla strabiliante velocità media di 3,683 Km/h, circa un Km al secondo.
Ma stanotte il nostro satellite preferito si è trovato nel posto giusto al momento giusto: all'apogeo rispetto alla Terra, ovvero nel punto più lontano della sua orbita; pertanto, per la seconda legge di Keplero, la sua velocità si è temporaneamente ridotta a circa 968 metri al secondo. Abbiamo quindi avuto un margine temporale di quasi quattro ore per osservare uno spettacolo che, nella sua fase più intensa (Luna completamente oscurata), è durato un'ora e quarantatré minuti; con l'apice raggiunto alle 22:22 ora italiana.
Eventi come questo vengono definiti Blood Moon, ovvero Luna di sangue o, più familiarmente, Luna Rossa.
Perché la Luna diventa rossa?
In breve è la stessa ragione per cui al crepuscolo il cielo diventa scarlatto. Quando la luce del Sole passa attraverso l'atmosfera, parte dei colori con lunghezza d'onda più corta (blu, verde, ecc…) viene filtrata mentre quelli con lunghezza maggiore come arancione e rosso, riescono ad attraversarla senza particolari problemi; quando poi l’angolo di incidenza dei raggi è minore rispetto al terreno (come nel caso, per l'appunto, del tramonto) la luce è costretta a percorrere una maggiore distanza e il fenomeno risulta ancora più evidente. Questa luce si proietta a sua volta sulla superficie della Luna che assume così una colorazione rosso-arancio.
Marte, Dio della Guerra
Accanto a una Luna insanguinata non poteva certo mancare un Pianeta Rosso. Sono infatti alcune settimane che Marte, il quarto corpo celeste del Sistema Solare, si trova — coincidentemente — in opposizione al nostro pianeta (in pratica Sole, Terra e Marte sono perfettamente allineati, in questo preciso ordine) e nel punto più vicino della sua orbita (circa 57,6 milioni di chilometri). Ne consegue che la notte scorsa era (quasi) dietro alla Luna.
Marte che proprio in questi giorni ci ha stupito con la scoperta, tutta italiana, di un lago sotterraneo di acqua salata nelle profondità del suo Polo Sud.
Acqua su Marte, acqua sulla Luna, acqua su Europa, una delle 79 lune conosciute di Giove.
Cosa c'entra Giove?
Beh, stanotte c'era pure lui, ma lo vediamo più avanti.
La nostra Luna Rossa
Potevamo (Mian e il sottoscritto, naturalmente) starcene tranquilli a casa, sprofondati in poltrona e guardarcela in streaming su YouTube? Certo che potevamo ma, hey, cose del genere capitano ogni cent’anni o giù di lì e vanno assolutamente vissute di persona!
Dopo aver lanciato appelli inascoltati agli amici, che probabilmente si sono gustati l'evento tranquilli a casa (sprofondati in poltrona eccetera eccetera), siamo partiti alla volta del lago di Martignano, luogo sufficientemente carente di inquinamento luminoso (il nemico giurato dell'astronomia) e quindi un perfetto palcoscenico per l'osservazione astrale.
Siccome un comunale decreto vieta l'accesso in auto alla strada per il secondo lago di Anguillazia (distante circa 3 Km dal principale), ci siamo incamminati a piedi, gustandoci l'inciviltà deliziosamente italiana dei concittadini che, fregandosene altamente di tale divieto, ci sfrecciavano accanto sulle loro belle auto, sollevando nuvoloni di polvere, terra e vaffanculi. :)
A un certo punto, sulla destra, abbiamo notato un'alta collina da cui la Luna sembrava chiamarci. Ci siamo così diretti in quella direzione (percorso rosso), nel nulla più assoluto, accompagnati dal frinire di migliaia di grilli e altri insetti notturni, dallo svolazzare di pipistrelli (santi subito, siamo stati in mezzo alla campagna per ore, io a torso nudo, e neppure una puntura di zanzara) e altri oggetti volanti non ben identificati.
Là, avvolti da un buio totale2O quasi. L’aura luminosa di Caput Mundi, la Città Eterna, ammiccava in lontananza., distesi su un telo mare, ci siamo sdraiati a rimirare le stelle, e tutti i pianeti che ci hanno fatto la cortesia di passare a salutarci.
Ho incluso anche una versione 1:1 (con risoluzione 9324×3500 pixel) della panoramica del cellulare, un iPhone 6S di ben 4 anni fa ma che, tutto sommato, fa ancora un discreto lavoro nella sua categoria.
Plutone in realtà non si vede (mai) perché troppo lontano e troppo piccolo. Ma gli sono particolarmente affezionato ed era comunque da quelle parti (un po' più verso la Luna invero, ma avrebbe interferito con le didascalie). :P
Fortunatamente avevamo anche l'iPhone 7 di Mian che, contando su un’età anagrafica più acerba, è stato in grado di scattare foto lunari con qualità decisamente migliore:
Ok, ha fotografato il mio iPhone con lo streaming YouTube, però non si può dire che le intenzione non fossero ottime!
Ecco invece un'immagine ufficiale:
Peccato esserci scordati a casa (oltre alla birra ghiacciata, grrrr!) il set di lenti da 4 euro, perché in mezzo ce n'era anche una con zoom x3, e avrebbe di sicuro fatto faville.
Il puntino in basso a destra è Marte, quello nell'angolo in alto a destra è Saturno.
Concludiamo il reportage fotografico con un bel selfie:
Ci siamo noi, la Luna, Marte e probabilmente anche Saturno. Non si vede niente? Beh, l'ho detto che ho un telefonino antiquato… Ma, giuro, siamo davvero noi! :D
Ritorno a fine spettacolo nel buio più assoluto, aiutati però dalla nostra fantastica spada laser, capace di illuminare perfino le stelle!3Trattasi in realtà di una torcia cinese da 11 euro, con un led potentissimo in punta e un fuoco alternativo di LED + neon sul lato lungo, che questa notte si è rivelata in tutta la sua sorprendente utilità.
Abbiamo anche fatto nuove amicizie e trovato paletti da vampiro, ma sono probabilmente aneddoti per un'altra storia.
Una curiosità/coincidenza quasi inutile: lo slug di questo articolo4Ovvero il suo codice univoco, non modificabile, assegnato da WordPress in modo probabilmente casuale. è 12500, che corrispondono esattamente alle miglia quadrate di superficie lunare permanentemente in ombra!
Ah, la prossima eclissi lunare di simile durata si verificherà il 9 Giugno 2123. Segnatevelo nel caso vi foste lasciati sfuggire questa! :)